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Citazioni, aforismi, motti di Narrativa

Tranne quelle mie, la maggior parte delle citazioni sono ora private e solo alcune sono pubblicamente accessibili.

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TEODORO CELLI
La Tetralogia è un’immensa Allegoria, che rinvia alla molteplice varietà della vita. Vi campeggia l’Amore e vi ringhia l’Odio, vi sussulta la volontà di Potenza e vi trionfa il Sacrificio, vi grandeggia l’Eroismo e vi spira l’Ignominia. Quindi, vi si agitano un po’ tutte le passioni umane.
PHILIP ROTH
Preso alla rovescia, l'implacabile imprevisto era quello che da noi a scuola studiavamo col nome di "storia", la storia inoffensiva dove tutto ciò che nel suo tempo è inaspettato, sulla pagina risulta inevitabile. Il terrore dell'imprevisto: ecco quello che la scienza della storia nasconde, trasformando un disastro in un'epopea.
JACK FINNEY
La funzione della vita è quella di vivere e nessun'altra ragione può interferire con essa. La volontà di vita è una cosa elementare, un istinto che non implica alcuna malvagità. Forse voi uomini odiavate il bisonte? Noi dobbiamo continuare a vivere perché dobbiamo.
ADOLF HITLER
Il nostro alleato italiano è stato ovunque per noi fonte di imbarazzo. E' stata questa alleanza, per esempio, che ci ha impedito di perseguire una politica rivoluzionaria in Nord Africa. Nella natura delle cose, questo territorio stava diventando una riserva italiana e fu come tale che il Duce lo rivendicò. Se fossimo stati da soli, avremmo potuto emancipare i paesi musulmani dominati dalla Franci [continua...]
SERGEJ RACHMANINOV
Comporre è una parte essenziale di me, come respirare, mangiare, è l’espressione dei miei pensieri più profondi. La musica nasce dal cuore e si rivolge al cuore. È amare. Sorella della musica è la poesia, e madre la sofferenza.
MICHAEL CHABON
Un Messia che arriva davvero non serve a nessuno. Una speranza avverata è già una mezza delusione.
RAY BRADBURY
La scienza non è che la spiegazione di un miracolo che non riusciamo mai a spiegare e l'arte è un'interpretazione di quel miracolo.
ARNOLD SCHOENBERG
Un uomo come questo non è più un artista, ma qualcosa di più grande: un profeta.
WINSTON CHURCHILL
Abbiamo davanti a noi una prova del genere più doloroso. Abbiamo davanti a noi molti, molti lunghi mesi di lotta e di sofferenza. Chiedi, qual è la nostra politica? Dirò: è la guerra, il mare, la terra e l'aria, con tutta la nostra forza e con tutta la forza che Dio può darci; fare la guerra contro una mostruosa tirannia mai superata nell'oscuro, deplorevole catalogo del crimine umano. Questa è la [continua...]
HAROLD C. SCHONBERG
Forse la vera interpretazione extra-musicale di una qualsiasi delle composizioni di Beethoven è molto lontana da quella che credono quasi tutti gli ascoltatori. Potrebbe non essere altro che la risoluta, addirittura arrogante riflessione di un intelletto musicale fenomenale spinto dalla malattia e dalla sofferenza spirituale a chiudersi completamente nel proprio mondo, un mondo di silenzio, col ri [continua...]
RICHARD F. BURTON
Si dice che gli Inglesi combattano volentieri per la libertà, i Francesi per la gloria, gli Spagnoli per la religione e l'onore e gli Irlandesi per il gusto di battersi. Ma è l'amore per la vittoria e per la vendetta che guida la spada degli Arabi e sono l'onore e il fanatismo a farli diventare fermi e risoluti. Gli insulti delle donne e la paura di essere disonorati e considerati dei codardi li r [continua...]
RICHARD F. BURTON
L'uomo che attraversa il deserto è eccitato dall'idea che la rottura di un contenitore dell'acqua o la ferita nello zoccolo di un cammello equivalga a morte sicura fra i tormenti. Cosa ci può essere di più emozionante e sublime in una terra macilenta, infestata da bestie selvagge e da uomini ancora più selvaggi, in una terra dove persino le fontane mormorano le parole di avvertimento: "Bevi e scap [continua...]
ALBERT SPEER
Albert Speer è un corpo estraneo nel bel mezzo del meccanismo ideologico del partito. In un certo senso Speer è oggi più importante, per la Germania, di Hitler, di Himmler, di Goering, di Goebbels o dei generali, i quali hanno finito per diventare tutti poco meno che dei collaboratori di quest'uomo. E lui che in realtà dirige il gigantesco motore di questa nazione, portandolo al massimo rendimento [continua...]
ALBERT SPEER
Gli uomini molto intelligenti devono prendersi una donna primitiva e stupida. Cosa succederebbe se avessi anche la disgrazia di una moglie ficcanaso?! Quando sono libero da impegni, voglio pace... Non è pensabile che io possa mai sposarmi. Che problemaccio se avessi dei figli! Magari si cercherebbe di fare di mio figlio il mio successore! E non è tutto! Per uno come me non c'è speranza che gli na [continua...]
ALBERT SPEER
La visita di Hitler in Italia nel giugno 1934 non era stata un successo e da allora egli diffidava non già di Mussolini, ma degli italiani e della politica italiana. Ora i suoi dubbi erano aumentati e con essi gli ritornava insistente alla memoria il monito di Hindenburg: mai più la Germania dovrà mettersi a fianco dell'Italia.
ERNST JUNGER
Solo allora il tempo ha incominciato a sembrare eterno. Dietro il paravento d'erba è iniziato un borbottio, a tratti interrotto da una risata soffocata o da un lieve clicchettio. Si è levata poi una minuscola nuvoletta di fumo: doveva essere arrivato il momento perché l'uomo che stava per essere sostituito si era sicuramente acceso la pipa o una sigaretta per fumarsela lungo la strada. E in effett [continua...]
ERNST JUNGER
Quando i luoghi abitati dall'uomo restano deserti, subito vi si annida l'orrore, promana da essi un alito come da tombe dischiuse. Il viandante che vi passa accanto avverte sempre una sorda sensazione, come se in quei luoghi fosse stata distrutta una fortuna che non rifiorirà mai più.La madre terra, invece, trionfa sui nostri sforzi con feconda potenza. Che cosa può importare, a lei che sparge mig [continua...]
ERNST JUNGER
Avventure come questa si raccontano con piacere, e già spesso ne ho anche sentite raccontare in maniera avvincente; ho però anche notato che c'è un elemento che non viene mai descritto abbastanza chiaramente: è il momento in cui l'uomo, appostato in agguato, ti compare davanti al volto a brevissima distanza. Un brivido, che non si può paragonare con nessun'altra sensazione, corre allora attraverso [continua...]
RICHARD RUSSO
Non che sia lui il responsabile di tutti i problemi, Tick lo sa bene. In un certo senso John è come Gesù: innocente forse, ma comunque al centro di tutti i problemi. Se Gesù se ne fosse andato, in Galilea le cose sarebbero tornate alla normalità. Tick desidera solo che lui non sia qui, poiché questo è il posto sbagliato. Si sente come devono essersi sentiti i discepoli di Gesù. Non avrebbero mai v [continua...]
ERNST JUNGER
La strada si fa sempre più disagevole; veicoli finiti fuori della carreggiata, carcasse di cavalli ricoperte di cloruro di calce, grossi cumuli di bossoli vuoti e di avantreni distrutti sono ammucchiati sul ciglio. In certi tratti dobbiamo fare la gincana tra i profondi crateri scavati dalle granate o gli ammassi di macerie precipitate sulla strada. Tutto sembra come gettato via e dimenticato lì. [continua...]
GEORGE JONAS
Si potrebbero scambiare queste mie parole per l'ipotesi che in guerra non esistono criteri di moderazione, ma non è assolutamente così. In termini di giustificazione morale, si può operare una distinzione tra controterrorismo e terrorismo, nello stesso modo in cui la si opera tra atti di guerra e crimini di guerra. I criteri esistono eccome: il terrorismo sta dalla parte sbagliata; il controterror [continua...]
FRED SABERHAGEN
Proprio la predisposizione alla violenza che qualche volta vi aveva quasi distrutto, si dimostrò la garanzia più efficace della vostra stessa sopravvivenza. A noi osservatori Carmpan, indagatori e profondi conoscitori dei segreti della mente, sembrò che aveste portato il peso opprimente della guerra per tutto il corso della vostra storia, ben sapendo che alla fine vi sarebbe tornato utile e che sa [continua...]
ALFRED DE MUSSET
L'immaginazione a volte dispiega ali grandi come il cielo in un carcere grande come una mano.
CESARE PAVESE
La vista dell'ulivo mi irritò. Cominciavo a capire che nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici.
WALTER TEVIS
Guardò la bestia con tenerezza, aveva imparato ad amare i gatti: avevano qualcosa che gli ricordava la sua patria, anche se là non c'erano animali simili. Ma anche i gatti sembravano estranei alla Terra.[...]"Se questa fosse l'unica specie intelligente del mondo?" - pensò. Sorrise amaro: forse lo era davvero.
GEORGE R. STEWART
Noi non dobbiamo riportare nel mondo quel Dio, quel Dio che si arrabbia e si vendica, quel Dio che non ci dice quali sono le regole del gioco ma ci punisce quando le infrangiamo.
ROBERT ANSON HEINLEIN
L'etica è più una questione di opinioni che una scienza. La morale è una consuetudine più che una legge naturale.[...]Tutte le forme di religione organizzata si somigliano dal punto di vista sociale per alcuni aspetti. Ciascuna di esse pretende di essere l'unica custode dell'autentica verità. Ciascuna pretende di pronunciarsi in quanto suprema autorità su tutte le questioni etiche. E ciascuna ha r [continua...]
ROBERT ANSON HEINLEIN
Un essere umano deve essere in grado di cambiare un pannolino, pianificare un'invasione, macellare un maiale, guidare una nave, progettare un edificio, scrivere un sonetto, tenere la contabilità, costruire un muro, aggiustare un osso rotto, confortare i moribondi, prendere ordini, dare ordini, collaborare, agire da solo, risolvere equazioni, analizzare un problema nuovo, raccogliere il letame, pro [continua...]
CESARE PAVESE
Succede a tutti. Si passano insieme dei mesi, degli anni, poi succede. Si perde un appuntamento, si cambia casa, e uno che vedevi tutti i giorni non sai nemmeno piú chi sia. Tutti un bel giorno siamo soli. Non è poi cosí brutto.
CESARE PAVESE
Ma ho visto i morti sconosciuti, i morti repubblichini. Sono questi che mi hanno svegliato. Se un ignoto, un nemico, diventa morendo una cosa simile, se ci si arresta e si ha paura a scavalcarlo, vuol dire che anche vinto il nemico è qualcuno, che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo, dare una voce a questo sangue, giustificare chi l’ha sparso. Guardare certi morti è umiliante. Non sono p [continua...]
VLADIMIR NABOKOV
Fra tutti i miei libri russi, La difesa di Lužin contiene e diffonde il “calore” più intenso, cosa apparentemente strana se si pensa quale supremo potere d’astrazione si attribuisca agli scacchi.
CHARLES M. DOUGHTY
Nelle abitazioni arabe d'argilla, dove le imposte non vengono mai chiuse, l'aria è tiepida e asciutta come in aperta campagna, e vi aleggia il profumo di una vita serena e ospitale, lontano dallo sfarzo e dagli eccessi. Eppure non vi si conduce una vita umana fino in fondo, poiché a poco a poco ci si rende conto dell'assenza delle donne. E le tetre pareti dietro cui vengono rinchiuse sono una vist [continua...]
CHARLES M. DOUGHTY
Attraverso i palmeti scendemmo giù per un umido fondovalle invaso da paludi, giunchi e acqua stagnante; lo attraversava un ruscello nel cui letto spuntava una pianta simile al crescione. Sudicio era su entrambe le rive il suolo desertico, su cui crescevano soltanto pochi tronchi di palma storti e macilenti. Il suolo è biancastro di croste di sale alluvionale amaro e macchiato dai depositi rugginos [continua...]
CHARLES M. DOUGHTY
Alle prime luci dell'alba eravamo già in groppa, ma più tardi il cielo sembrò chiudersi sopra di noi come una tomba di nubi cupe. Stavamo affrontando faticosamente orridi letti di lava, spesso tra spuntoni rocciosi e precipizi. Il campo vulcanico, formato da una distesa pietrosa indurita, si increspa talvolta in lunghe onde fatte di scorie e detriti, simili a criniere equine; come sono emersi dal [continua...]
GEORGE ORWELL
In cuor tuo preferisci restare ancorato al parlavecchio, con tutta la sua vaghezza e le sue inutili sfumature di significato. Non afferri la bellezza del distruggere parole. Lo sai che il parlanuovo è l’unica lingua al mondo il cui vocabolario diminuisce di anno in anno?» Winston lo sapeva eccome, ovvio. Non fidandosi di quel che avrebbe potuto dire fece un sorriso, che sperava cordiale. Syme stra [continua...]
GEORGE ORWELL
Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato.
ANDY MCNAB
Trovai il notiziario h24. I servizi erano tutti dedicati a pessime news provenienti da Siria, Iraq o Crimea. Putin era occupato a recuperare il più possibile del vecchio impero e non si sarebbe fermato all'Ucraina. E stava anche eliminando a uno a uno gli oligarchi e i rivali meno graditi.
CESARE PAVESE
Se non si rispettano i ministri del culto, non si è cristiani né italiani.
JOHANN WOLFGANG GOETHE
La lontananza è come il futuro. una grande totalità, avvolta nella penombra, sta davanti alla nostra anima, in essa le impressioni si confondono come lo sguardo, e desideriamo, ah con quanto ardore! di abbandonarci con tutto il nostro essere, di lasciarci colmare da tutto il piacere di un unico, grande, splendido sentimento. E ahimè, quando accorriamo per raggiungerla, quando il là diventa qui, nu [continua...]
FEDOR DOSTOEVSKIJ
Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che forse possono esistere solo quando si è giovani, egregio lettore. Il cielo era così stellato, era un cielo così limpido che, dopo averlo guardato, senza volerlo veniva da chiedersi se sotto un cielo del genere potessero vivere uomini stizziti e bizzosi.
JONATHAN FRANZEN
Ciò che rendeva possibile la correzione era anche ciò che la condannava all’insuccesso.
CESARE PAVESE
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
GUY DE MAUPASSANT
La vita, vedete, non è né così bella né così brutta come si crede.
GUY DE MAUPASSANT
Il curato parlò della morta, la celebrò in termini sacerdotali, mostrandosi triste di quella falsa tristezza dei preti per i quali un cadavere rappresenta pur sempre un beneficio.
GUY DE MAUPASSANT
Non c'è niente di peggio, quando si è vecchi, che rimettere il naso nella propria giovinezza.
EMILIO LUSSU
La nostra artiglieria aprì il fuoco alle 5 del mattino. La grande azione che andava, per cinquanta chilometri, da Val d'Assa a Cima Caldiera, era iniziata. Sull'Altipiano, comprese le bombarde pesanti da trincea, non v'erano meno di mille bocche da fuoco. Un tambureggiamento immenso, fra boati che sembravano uscire dal ventre della terra, sconvolgeva il suolo. La stessa terra tremava sotto i nostr [continua...]
STEPHEN CRANE
Il freddo si levò dalla terra con riluttanza e le nebbie, ritirandosi, svelarono un esercito spiegato sui colli, che riposava. Mentre il paesaggio mutava da bruno a verde, l'esercito si destò e cominciò a fremere di impazienza per il diffondersi di voci. I suoi occhi si volgevano alle strade, che da lunghe pozzanghere di liquida fanghiglia andavano trasformandosi in vere e proprie vie maestre. Un [continua...]
ARTHUR C. CLARKE
L'ipotesi da voi denominata Dio, per quanto non respingibile sull'unica base della logica, non è necessaria per la ragione che segue.Se voi presumete che l'universo può essere spiegato come creazione di un'entità conosciuta come Dio, egli deve ovviamente possedere un grado d'organizzazione superiore al suo prodotto. Così voi avete più che raddoppiato le dimensioni del problema di partenza, e avete [continua...]
JONATHAN FRANZEN
Chi segue l'opinione di Sheryl Crow contro la guerra in Iraq è la stessa persona che comprerà un lettore mp3 a un prezzo osceno perché Bono Vox gli fa una pubblicità smaccata.
ERNEST HEMINGWAY
Esistono luoghi mistici che fanno parte dell'infanzia di ognuno. Quelli che a volte ricordiamo e visitiamo in sogno, mentre dormiamo. Di notte sono belli come lo erano quando eravamo bambini. Se mai tornaste a vederli, non ci sono. Ma di notte, se avete la fortuna di sognarli, sono stupendi come non lo sono mai stati.
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
Durante il fine settimana gli avvoltoi s'introdussero nella casa presidenziale, fiaccarono a beccate le maglie di filo di ferro delle finestre e smossero con le ali il tempo stagnato nell'interno, e all'alba del lunedì la città si svegliò dal suo letargo di secoli con una tiepida e tenera brezza di morto grande e di putrefatta grandezza.
ISRAEL JOSHUA SINGER
I più disgraziati di tutti furono gli ebrei della Galizia orientale, nella zona di Leopoli. Le città e i villaggi erano stati devastati dai cosacchi durante l’invasione russa. Molti ebrei sono stati scacciati dalla provincia e alcuni deportati in Siberia. All’invasione era seguita una grande carestia, e alla carestia era seguita la peste. I soldati ebrei, arruolati tra la popolazione galiziana neg [continua...]
HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT
Io non sono che lo spettro di un'ombra che si contorce in mani che non sono mani e vortica ciecamente oltre le mezzanotti popolate di fantasmi d'un creato putrescente, oltre i cadaveri di mondi morti solcati da piaghe che furono città, oltre i venti sepolcrali che spazzano le stelle evanescenti e ne attenuano il chiarore. Al di là dei mondi, vaghi fantasmi di cose mostruose, indistinte colonne di [continua...]
THOMAS MCGUANE
Se di trote non ce ne saranno più, tu sfascia lo Stato. Più di qualsiasi altro pesce le trote dipendono dall'ambiente in cui vengono prese. Arduo dire se siano le trote oppure il pescatore a mostrarsi più sensibili al degrado dell'habitat - probabilmente le trote. Ai primi segni di deterioramento, questo pesce, peraltro vigoroso, educatamente se ne va, quasi a dire: "Se è così che volete...". Nel [continua...]
CHARLES SHEFFIELD
"Qualche pazzoide ha approfittato dell'alto livello di attività dei nostri lanci... stanno accadendo così tante cose che ci vorrà un po' di tempo perché qualcuno si renda conto che è in corso un attacco." Hans si era inserito nelle frequenze radio e le stava passando in rassegna una dopo l'altra. "Silenzio radio dalla Cina. Guardate lo schermo. Quelli devono essere i missili degli Stati Uniti. [continua...]
ANNA FRANK
Per tacere della mia famiglia che subito pensa che io sia ammalata, mi fa ingoiare pillole per il mal di testa e tavolette per i nervi, mi tasta il collo e la fronte per sentire se ho febbre, si informa delle mie evacuazioni e critica il mio cattivo umore. Non lo sopporto; quando si occupano di me in questo modo, divento prima impertinente, poi triste e infine rovescio un'altra volta il mio cuore, [continua...]
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Principe, ciò che siete, lo siete in occasione della nascita. Ciò che sono, lo sono per me. Principi ce n'è e ce ne saranno ancora migliaia. Di Beethoven ce n'è soltanto uno.
JOE HALDEMAN
Più in generale, il problema consisteva nel fatto che, qualunque cosa si volesse fare, bisognava consumare energia. E prelevare energia in qualunque modo dalla Terra - fosse carbone, uranio, o energia idroelettrica - avrebbe sempre avuto qualche effetto sull'ecologia della Terra medesima. E per rimediare ai guasti all'ecologia occorreva altra energia. E così di seguito.
AMOS OZ
La vita è un'ombra che passa. Anche la morte è un'ombra che passa. Solo il dolore non passa. Dura. Per sempre.
WILLIAM FAULKNER
Ora posso sdraiarmi di nuovo nella tenda vuota, tremando, ma solo per il freddo, perché ormai non c'è rimasto niente che valga abbastanza da far tremare un uomo: solo il ricordo e la pena per questa terra che l'uomo ha liberato dalle sue paludi e denudata e privata del fiume e in appena due generazioni, cosicché dei bianchi possono mandare avanti le piantagioni e tutte le sere tornare in treno a M [continua...]

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