sab 22/02/2025 | RSS | Menu

Achebe Chinua

Il crollo

Un giorno Madre Nibbio mandò sua figlia in cerca di cibo, lei andò e tornò con un anatroccolo. "Sei stata molto brava", disse Madre Nibbio, "ma dimmi, cos'ha detto la madre di questo anatroccolo quando sei piombata sul suo piccolo e l'hai portato via?" - "Non ha detto niente," rispose la figlia, "non ha fatto che andarsene". "Va' a restituire l'anatroccolo", disse Madre Nibbio, "c'è qualcosa di sinistro dietro il silenzio". E così figlia Nibbio restituì l'natroccolo e ritornò con un pulcino al suo posto. "Cos'ha fatto la madre di questo pulcino?" chiese ancora Madre Nibbio. "Ha pianto e gridato e mi ha maledetta", disse la figlia. "Allora possiamo mangiare il pulcino", disse la madre. "Non c'è niente da temere da chi urla".

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Un viandante racconta che il villaggio di Abame è stato raso al suolo dai bianchi e tutti gli abitanti uccisi. Un bianco su un cavallo di metallo, presumibilmente una bicicletta, era arrivato lì giorni prima e gli abitanti l'avevano ucciso senza chiedergli nulla, poi altri bianchi erano arrivati e poi se n'erano andati. La storia narrata dall'anziano Uchendu insegna appunto che gli abitanti del villaggio avevano ucciso un uomo che non aveva detto nulla, infatti è introdotta dalla frase Mai uccidere un uomo che non dice nulla, gli abitanti di Abame sono stati dei pazzi. Cosa sapevano di quell'uomo? - e conclusa con Erano stati avvertiti del pericolo [dai bianchi tornati]. Avrebbero dovuto prendere fucili e pugnali anche per andare al mercato [dove si è svolta la carneficina].

Citazione inserita il 13/02/2025
Categoria: NARRATIVA




© il sommo Bostro-X - www.BOSTRO.net

Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione della Privacy policy
CONTATTI: info[at]bostro.net

Aggiornamenti via feed RSS | Torna in cima