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Albert Speer

Memorie del Terzo Reich

Albert Speer è un corpo estraneo nel bel mezzo del meccanismo ideologico del partito. In un certo senso Speer è oggi più importante, per la Germania, di Hitler, di Himmler, di Goering, di Goebbels o dei generali, i quali hanno finito per diventare tutti poco meno che dei collaboratori di quest'uomo. E lui che in realtà dirige il gigantesco motore di questa nazione, portandolo al massimo rendimento. In lui possiamo scorgere l'esatta personificazione della rivolta dei manager. Speer non è uno dei soliti nazisti appariscenti e pittoreschi. Ignoriamo se abbia una qualsivoglia opinione politica diversa da quella ufficiale. Egli avrebbe potuto aderire a non importa quale partito politico, purché tale partito gli assicurasse lavoro e carriera. E l'immagine esemplare dell'uomo medio, che ha avuto successo, veste bene, è gentile, si è mantenuto integro. Il suo modo di vivere, con la moglie e i sei figli, è il modo di vivere del ceto medio. È meno tipicamente tedesco e meno tipicamente nazionalsocialista di qualsiasi altro dirigente tedesco d'oggi. Simboleggia piuttosto un tipo che acquisterà importanza sempre maggiore in tutti i paesi belligeranti: il tipo del tecnico puro, del fuoriclasse, nel senso non soltanto di uomo brillante, ma di uomo che non basa la sua forza sulla classe da cui proviene. Il tipo dell'uomo che non mira ad altro che a farsi strada nel mondo fondandosi soltanto sulle proprie capacità tecniche e organizzative. Proprio grazie al fatto di non essere appesantito da zavorre intellettuali e sentimentali, e di saper maneggiare con disinvoltura lo spaventoso meccanismo tecnico e organizzativo della nostra epoca, questo tipo d'uomo di per sé insignificante andrà molto lontano. È il suo momento, il suo tempo. Potremo disfarci degli Hitler e degli Himmler, ma gli Speer, qualunque sia il destino personale di ciascuno di essi, rimarranno a lungo in mezzo a noi.

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Articolo del londinese Observer del 9 aprile 1944 citato da Speer. A guerra in corso, quanta ragione e lungimiranza ha dimostrato questo giornalista, poiché oggi il mondo della finanza, dell'industria e dei manager è proprio così.

Citazione inserita il 21/03/2024
Categoria: NARRATIVA

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