Alle prime luci dell'alba eravamo già in groppa, ma più tardi il cielo sembrò chiudersi sopra di noi come una tomba di nubi cupe. Stavamo affrontando faticosamente orridi letti di lava, spesso tra spuntoni rocciosi e precipizi. Il campo vulcanico, formato da una distesa pietrosa indurita, si increspa talvolta in lunghe onde fatte di scorie e detriti, simili a criniere equine; come sono emersi dal suolo, così si sono pietrificati. Si vedono anche creste dalle forme aguzze come di vetro o dall'apparenza fluida del metallo liquefatto. Più oltre vidi certe rupi di un rosso dorato ergersi sul nero orrore delle lave; guglie di arenaria baciate dai raggi del sole mattutino. Nei campi di lava capita spesso di vedere sotto il sole un luccicare come di acqua: è l'argilla vetrificata dal sale.

Da cosa prese ispirazione il grande Lovecraft per descrivere i suoi paesaggi orridi e angoscianti? Dalla natura, ovviamente, e Doughty qui ce lo conferma.