Come ho già scritto altre volte, King è un magnifico scrittore della natura. Non"cantore", perché non la canta: ne scrive e basta, e riesce facendo così a renderla magnifica ma senza retorica. Il primo capitolo è ambientato in ottobre ed è meraviglioso come ne esce questo mese tra i più tristi e belli dell'anno, è una piccola cornice perché King vuole introdurci ai personaggi principali ovvero John e Sarah, e lo fa come? Non con pagine prolisse di pensieri e via dicendo, ma una breve carrellata del passato per farci vedere cosa li ha portati a quella particolare giornata che decidono di passare alla fiera locale, in Ottobre, col vento fresco tipico di quel mese che svolazza attorno alle loro risa assieme. E' solo accennato, quasi in sordina, ma di certo non casuale visto che quando anni dopo riusciranno a coronare la loro prima volta, fateci caso ma sarà di nuovo Ottobre. D'ottobre il romanzo giunge infine alla sua conclusione. Magnifico.
Ha centrato alla perfezione anche il finale. Uno tra i libri più belli di King che abbia letto. Un grande romanzo esistenziale moderno. Tragedia pura.
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