Che romanzo incredibilmente potente. Sappiata che la trama tratta dal risvolto Urania riguarda solo le prime pagine e sono una specie di introduzione a ciò che verrà, messe lì solo perché i fatti (la guerra mondiale con armi atomiche) è ormai già successa e la maggior parte del pianeta è radioattivo o per le radiazioni dirette delle esplosioni, o per la polvere radioattiva trasportata dai venti. Drummond è introdotto subito per darci un quadro preciso di cos'è ora la Terra, farci capire cos'è successo, metterci di fronte agli interrogativi riguardanti il futuro del pianeta e le scelte che i sopravvissuti devono fare per sopravvivere ora e in futuro. Poi Drummond sparisce.
Il resto del libro riguarda "loro", ovvero gli "oltreumani", coloro che nascono con mutazioni e che i sopravvissuti non riescono a riconoscere come appartenenti alla loro razza, e che sono oltreumani semplicemente perché sono nuovi rispetto agli umani vissuti fino a quel momento e che, probabilmente, non potranno continuare a vivere. Alcuni mutanti sono sfortunati, nascono perlopiù con svantaggi o magari vantaggi piccoli o ininfluenti, ma altri nascono con caratteristiche non solo diverse da quelle dei "normali", bensì completamente nuove che fanno sì che a tutti gli effetti possano definirsi come nuova "specie" o sottospecie. Che fare di loro? Integrarli? Esiliarli? E cosa potrebbero fare con le loro caratteristiche diverse e, spesso, superiori? Ma soprattutto: che ne sarà dell'uomo e della Terra?
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