Mi dispiace, ma non mi è piaciuto. Da come viene presentato pare sia un insieme di racconti ispirato all'autunno, al mese di ottobre. Mi attendevo un'America declinata verso il proprio tramonto, storie di famiglie in crisi, di colture devastate da un autunno secco, o allagate da piogge dirompenti. Invece sappiate che, nonostante il
magnifico incipit, il libro non c'entra proprio nulla con lo splendore dell'autunno che avanza, con il magnifico ottobre coronato dalle foglie cadenti degli alberi. No. Sono racconti misteriori, alcuni di orrore, alcuni di fantasi, alcuni parodistici che formano un miscuglio sul quale aleggia si sempre la pioggia o il freddo, ma superficialmente. Sono tanti, troppi, e tranne qualcuno nostalgico che piace, il resto mi hanno annoiato. La scrittura è magistrale, Bradbury è sicuramente grande, ma questo insieme di racconti proprio non mi è piaciuto. Maupassant, Poe, loro sono grandi in quei racconti, è il loro genere, ma Bradbury qua non mi è piaciuto per nulla.
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