Meraviglioso. L'autrice ha creato una magia: usare uno stile descrittivo per fare divulgazione scientifica riuscendo però anche a trasmettere un sentimento di meraviglia che ci lascia stupefatti, a tratti pure divertiti. La base rimane comunque non quella, fortunate te, di poeticità New Age ma quella dell'etologo naturalista che ha dalla sua la scienza, la passione per il suo lavoro, l'amore per i suoi oggetti di studio: gli animali migratori. Dagli uccelli, alle farfalle, alle cavallette, ai pipistrelli, a tutte le vie dell'acqua, ogni animale migratorio è qui presentato con passione e le loro storie ci strapperanno spesso dei sorrisi. Meraviglioso, meraviglioso e meraviglioso. Dopo la sua lettura guarderemo con occhio diverso le rondini e i pipistrelli che volano d'estate o i pettirossi che pigolano d'inverno, e avremo una gran voglia di andare all'isola di Ascensione in mezzo all'oceano a celebrare le tartarughe marine che vengono a nidificare o in Australia per assistere al passaggio delle megattere; sono magari tutte cose già viste in qualche documentario o qualche articolo di Le Scienze, ma la narrazione dell'autrice è un immenso "di più" che ricorda la magnifica eleganza di Piero Angela ma con qualcosa di più scientifico e un'emotività più contenuta.