Molti ammirano attori, cantanti, vip televisivi, rockstar, c'è anche chi ammira semplici vallette o gente che per mestiere si fa semplicemente ammirare quali bloggers, instagrammers, e altre coglionate. Io ogni volta che faccio i conti tra tutti quelli che mi piacciono, non manco mai di ritrovare in Freud la persona a me più congeniale: e ho detto apposta "persona". Era un genio. Nel senso più pieno e positivo della parola. A volte penso che se avesse potuto vivere cent'anni di più, la società di oggi sarebbe infinitamente diversa, e sicuramente migliore. Questo libro della Newton Compton raccoglie due testi molto simili negli scopi e nelle fondamenta, entrambi del grande Freud: L'Avvenire di un'Illusione e il ben più rinomato Il Disagio della Civiltà. Penso siano testi fondamentali per la crescita interiore. Tutti i cultori di libri sacri, dalla Bibbia al Corano alla Torah al Libro Tibetano dei Morti dovrebbero prendersi un anno sabbatico da passare leggendo e rileggendo questi due testi.
L'illusione di cui si parla è nientepopodimenoche - guarda un po' - la religione. Si, perché la religione è un'illusione: e il perfetto ambito semantico del concetto di "illusione" fa riferimento allo schema della dinamica psichica tratteggiato dalla psicoanalisi. L'illusione è un costrutto che la psiche costruisce per reinterpretare un dato, o uno schema di dati, per evitare la tensione nervosa da questi dati provocata. La libido li reinterpreta a suo vantaggio; a vantaggio dell'individuo.
Chi infatti pensa che Freud abbia parlato solo di sesso, dovrebbe innanzitutto studiarlo. La grande innovazione della psicoanalisi è stata il mostrare che la psiche non è semplicemente la "casa dell'anima" o la base su cui poggia la "volontà". No: dispiace ammetterlo, ma
nessuno è padrone a casa propria. La psiche è un insieme dinamico di fattori che modificano il percepito per garantire il minor tasso di tensione nervosa nell'individuo. Sono meccanismi di difesa; il cui malfunzionamento può in alcuni casi portare a patologia nevrotiche. Come del resto è la febbre: la febbre è un meccanismo di difesa dell'organismo; e in alcuni casi, come sappiamo, va però aiutato.
In questo caso, l'uomo, secondo la tesi del libro, è - ed è difficile negarlo - inerme di fronte al potere a volte violento della natura. E se ne difende. Se ne difende creando la civiltà; ed infatti la grandezza dell'uomo, il suo successo strabiliante nel mondo animale, è dato proprio dal suo raggrupparsi in gruppi sociali strutturati. La civiltà è originata dalla paura della natura, dunque; la religione ha la stessa base, anche se tende a coprire anche la necessità della civiltà stessa. E' dunque un'illusione provocata da una, chiamamola così, "psiche collettiva" generata dalla cooperazione della psiche di tutti gli individui della civiltà; un'illusione che opera una difesa nei confronti di una natura incontrollabile e minacciosa. Un'illlusione difensiva simile ai meccanismi psichici che aiutano il bambino a superare le stesse paure nei confronti del mondo esterno, durante la sua crescita.
Per cui è chiaro che l'avvenire di questa illusione, non può che esserne il suo superamento.
Potete leggerne la pagina introduttiva su
http://it.wikipedia.org/wiki/L'avvenire_di_un'illusione
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