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Citazioni, aforismi, motti di Narrativa

Tranne quelle mie, la maggior parte delle citazioni sono ora private e solo alcune sono pubblicamente accessibili.

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PAULO COELHO
Se quanto hai già trovato è fatto di materia pura, non potrà mai marcire. E tu, un giorno, potrai tornare. Se è stato soltanto un attimo di luce, come l'esplosione di una stella, allora non troverai più nulla quando ritornerai. Ma avrai visto un'esplosione di luce. E anche solo per questo ne sarà valsa la pena.
PAULO COELHO
Dio mostra il futuro raramente, e per una sola ragione: perché è un futuro che è stato scritto per essere cambiato.
PAULO COELHO
Quando si vedono sempre le stesse persone alla fine queste cominciano a far parte della nostra vita. E quando divengono parte della nostra vita, cominciano anche a volerla modificare. Se non ci comportiamo come loro si aspettano, si irritano. Sembra che tutti abbiano l'idea esatta di come dobbiamo vivere la nostra vita. E non sanno mai come devono vivere la loro.
TIZIANO TERZANI
Se lei fosse andato a vivere negli Stati Uniti avrebbe avuto bisogno di dollari, ma lei è venuto in India. Qui ha bisogno di tempo.
TIZIANO TERZANI
Se Dio è morto in Occidente, in India ha ancora mille indirizzi.
TIZIANO TERZANI
Sono stato nel futuro e posso riferire che funziona. Ma ci piace?
ANDRÉ GIDE
La malattia era entrata in Marceline, ormai abitava in lei, la segnava, la sporcava. Era una cosa sciupata.
ANDRÉ GIDE
Da allora fu quello che io pretesi di scoprire: l'essere autentico, "il vecchio uomo", quello che il Vangelo non vuole più; quello che tutto, intorno a me, libri, maestri, famiglia ed io stesso avevamo prima cercato di sopprimere.
E. T. A. HOFFMANN
Da quanto ne so e ne ho letto, l'amore in realtà non dev'essere nient'altro che uno stato psichico di malattia, che si rivela nel genere umano come una parziale follia, per cui si crede un oggetto qualche cosa di diverso da quello che è in realtà: per esempio, una cosuccia piccola e grassa che rammenda calze diventa una dea.
JEROME DAVID SALINGER
Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.
JEROME DAVID SALINGER
Voglio dire, come fate a sapere quello che farete, finché non lo fate? La risposta è che non lo sapete. Credo di sì, ma come faccio a saperlo? Giuro che è una domanda stupida.
JEROME DAVID SALINGER
Prendete gli Apostoli, per esempio. Mi stanno proprio qui, se volete saperlo. Se la cavarono benissimo dopo che Gesù era morto e tutto quanto, ma finché era vivo gli servivano suppergiù quanto un buco nella testa. Non facevano che lasciarlo nei pasticci. [...] Lui [Childs] continuava a dirmi che se non mi piacevano gli Apostoli allora non mi piaceva nemmeno Gesù né niente. Diceva che siccome gli [continua...]
THEODORE MONOD
Da una parte produzioni naturaliste di vere e proprio opere d'arte, dall'altra scarabocchi infantili e schematici, semplici graffiti, schizzi di viaggiatori annoiati. Questa differenza non va comunque esagerata: i fatti sono sempre più coplessi del semplice riassunto che ne diciamo.
PEP SUBIRÒS
Ogni tanto, alcune presenza grottesche - il telaio carbonizzato di un veicolo, la nera corteccia di pneumatici esplosi, le rovine circolari di un antico fortino militare... - fungono da segnali. Segnali di sconfitta, di presenze superbe, insolenti, rifiutate, vinte da un ordine naturale implacabile, dominatore. Antiche città coloniali dormono sotto la sabbia, per i secoli dei secoli. Vanità di ogn [continua...]
GUSTAVE FLAUBERT
Non bisogna toccare gli idoli, se non si vuole che la doratura ci resti sulle mani.
MARCEL PROUST
Più tardi, mi è parso di individuare uno degli aspetti commoventi del ruolo di queste donne oziose e alacri nel loro ricorrere alla propria generosità, al proprio talento, a un sogno disponibile di bellezza sentimentale - che, come gli artisti, esse non realizzano, non inseriscono nella cornice dell'esistenza comune - e a mezzi finanziari che per loro hanno un costo minimo, e consacrarli ad arricc [continua...]
FEDOR DOSTOEVSKIJ
Oh, mai, mai essi potrebbero sfamarsi senza di noi! Nessuna scienza darà loro il pane, finché rimarranno liberi, ma essi finiranno per deporre la loro libertà ai nostri piedi e per dirci: “Riduceteci piuttosto in schiavitú ma sfamateci!”. Comprenderanno infine essi stessi che libertà e pane terreno a discrezione per tutti sono fra loro inconciliabili, giacché mai, mai essi sapranno ripartirlo fra [continua...]
ERNEST HEMINGWAY
Mentre entrava strisciando nella tenda, Nick era felice. Per tutto il giorno non era mai stato infelice. Ma questo era diverso. Adesso la cosa era fatta. C’era stato questo da fare. E adesso era fatto. Era stata una camminata faticosa. Nick era molto stanco. Ma era fatta. Aveva piantato la tenda. Era sistemato. Nulla poteva toccarlo. Era un bel posto per campeggiare. E lui era lì, in quel posto. E [continua...]
HANS RUESCH
"È il dolore più forte che abbia mai sofferto." "È il segnale della vita che torna. E, con la vita, torna il dolore. Solo la morte è indolore."
VLADIMIR NABOKOV
C’era un letto matrimoniale, uno specchio, un letto matrimoniale nello specchio, un armadio con lo specchio, la porta di un bagno come sopra, una finestra blu-buio, un letto riflesso nella medesima, idem nello specchio dell’armadio, due sedie, un tavolino col piano di vetro, due comodini, un letto matrimoniale: una gran letto a pannelli, per essere precisi, col copriletto di ciniglia rosa toscano [continua...]
CHARLES BUKOWSKI
Non avevano niente altro da fare che starsene chiusi nel loro io che non era affatto lì.
AUGUST STRINDBERG
Mi ripugna, rigettare vigliaccamente le mie colpe sulle spalle d’un innocente. [Gesù]
AUGUST STRINDBERG
Sorridere alla morte! E come sarebbe possibile, se la vita non fosse ridicola in sé?
AUGUST STRINDBERG
Vorrei diventare religioso, ma non posso perché esigo il miracolo.
THOMAS BERNHARD
L’uomo è un essere basso e volgare e […] chi lo ha creato, proprio per questo, è un essere ancora più basso e volgare di lui.
THOMAS BERNHARD
Era un errore […] chiudere gli occhi di fronte al fatto che tutto è malato e triste.
JOHN STEINBECK
L’orologio caricato da Elisabeth batteva sempre, conservando nella propria molla la pressione della mano di lei, e i calzini di lana che ella aveva appeso ad asciugare sul parafuoco erano ancora umidi. Queste erano parti vitali di Elisabeth e non erano ancora morte. La vita non può essere rapidamente recisa. Uno non può essere morto finché non siano morti gli oggetti da lui mutati. E pensava: “La [continua...]

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