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Citazioni, aforismi, motti di Ernst Junger

Tranne quelle mie, la maggior parte delle citazioni sono ora private e solo alcune sono pubblicamente accessibili.

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AUTORE FILTRATO: Ernst Junger
BOSCHETTO 125, di Ernst Junger
N.D., di Ernst Junger
NELLE TEMPESTE D'ACCIAIO, di Ernst Junger
ERNST JUNGER
La strada si fa sempre più disagevole; veicoli finiti fuori della carreggiata, carcasse di cavalli ricoperte di cloruro di calce, grossi cumuli di bossoli vuoti e di avantreni distrutti sono ammucchiati sul ciglio. In certi tratti dobbiamo fare la gincana tra i profondi crateri scavati dalle granate o gli ammassi di macerie precipitate sulla strada. Tutto sembra come gettato via e dimenticato lì. [continua...]
ERNST JUNGER
Avventure come questa si raccontano con piacere, e già spesso ne ho anche sentite raccontare in maniera avvincente; ho però anche notato che c'è un elemento che non viene mai descritto abbastanza chiaramente: è il momento in cui l'uomo, appostato in agguato, ti compare davanti al volto a brevissima distanza. Un brivido, che non si può paragonare con nessun'altra sensazione, corre allora attraverso [continua...]
ERNST JUNGER
Si stenta a credere quanto rapidamente l'uomo si lasci scoraggiare e rinunci a prendere parte agli "eventi della storia mondiale". Succede di rado, in realtà: quanti infatti non si sarebbero sacrificati pur di vedere con i propri occhi la battaglia nella selva di Teutoburgo o l'assedio di Gerusalemme. Ma l'idea che noi stessi stiamo vivendo una svolta di cui forse si parlerà tra mille anni ci sfio [continua...]
ERNST JUNGER
Quando i luoghi abitati dall'uomo restano deserti, subito vi si annida l'orrore, promana da essi un alito come da tombe dischiuse. Il viandante che vi passa accanto avverte sempre una sorda sensazione, come se in quei luoghi fosse stata distrutta una fortuna che non rifiorirà mai più.La madre terra, invece, trionfa sui nostri sforzi con feconda potenza. Che cosa può importare, a lei che sparge mig [continua...]
ERNST JUNGER
Solo allora il tempo ha incominciato a sembrare eterno. Dietro il paravento d'erba è iniziato un borbottio, a tratti interrotto da una risata soffocata o da un lieve clicchettio. Si è levata poi una minuscola nuvoletta di fumo: doveva essere arrivato il momento perché l'uomo che stava per essere sostituito si era sicuramente acceso la pipa o una sigaretta per fumarsela lungo la strada. E in effett [continua...]
ERNST JUNGER
Anche la partita a scacchi non finisce con una vincita o con una perdita. Finisce quando i pezzi bianchi e quelli neri vengono tolti dalla scacchiera e rimessi nella scatola. Rimane allora qualcosa di diverso dalla vittoria o dalla sconfitta – rimane il ricordo di una trama che è stata tessuta, di una melodia che è stata suonata.
ERNST JUNGER
La triste impressione delle distruzioni rendeva più sensibili l'abbandono e il profondo silenzio, interrotto di tanto in tanto dai colpi sordi dei cannoni. Zaini lacerati, fucili spezzati, brandelli di stoffa e in mezzo, contrasto orrendo, un giocattolo, spolette di granata, profondi imbuti di proiettili esplosi, bottiglie, attrezzi per la mietitura, libri strappati, suppellettili domestiche, pert [continua...]

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