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Citazioni, aforismi, motti da Lo straniero, di Albert Camus

Tranne quelle mie, la maggior parte delle citazioni sono ora private e solo alcune sono pubblicamente accessibili.

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AUTORE FILTRATO: Albert Camus
LIBRO FILTRATO: Lo straniero
IL MITO DI SISIFO, di Albert Camus
LA PESTE, di Albert Camus
LO STRANIERO, di Albert Camus
ALBERT CAMUS
Quando ci siamo vestiti, è parsa molto sorpresa di vedermi con una cravatta nera e mi ha chiesto se ero in lutto. Le ho detto che la mamma era morta. Siccome voleva sapere quando, le ho risposto "Ieri". Lei si è come ritratta un po', ma non ha detto nulla. Io stavo per dirle che non era colpa mia, ma mi sono trattenuto perché ho pensato che l'avevo già detto al mio prin [continua...]
ALBERT CAMUS
La casa era calma e dal profondo della tromba delle scale veniva un soffio umido e oscuro. Non sentivo che i colpi del mio sangue che mi ronzava alle orecchie e sono restato immobile. Ma nella stanza del vecchio Salamane il cane ha dato un lamento sordo. Nel cuore di quella casa piena di sonno, il gemito è salito lentamente, come un fiore nato dal silenzio.
ALBERT CAMUS
Ho riconosciuto per un breve istante il profumo e il colore della sera d'estate. Nell'oscurità della mia prigione semovente ho ritrovato a uno a uno, come dal fondo della mia stanchezza, tutti i rumori familiari di una città che amavo e di una certa ora in cui mi avveniva di sentirmi contento. Il grido dei giornalai nell'aria già calma, gli ultimi uccelli nel piazzale, il rich [continua...]
ALBERT CAMUS
Ho rifiutato per la terza volta di ricevere il prete. Non ho niente da dirgli, non ho voglia di parlare, e dovrò comunque vederlo presto. Quel che mi interessa in questo momento è soltanto di sfuggire alla meccanica, di sapere se l'inevitabile può avere una via d'uscita. [...] Malgrado la mia buona volontà, non potevo accettare questa certezza insolente. Perchè i [continua...]
ALBERT CAMUS
Ho creduto per molto tempo non so per quale ragione che per andare alla ghigliottina si dovesse salire su un catafalco, fare alcuni gradini. […] In realtà la macchina era posata direttamente per terra. […] Ci si fanno sempre delle idee esagerate su ciò che non si conosce. Invece dovevo constatare che tutto è molto semplice: la macchina è allo stesso livell [continua...]
ALBERT CAMUS
Ma tutti sanno che la vita non val la pena di essere vissuta, e in fondo non ignoravo che importa poco morire a trent'anni oppure a settanta quando si sa bene che in tutt'e due i casi altri uomini e altre donne vivranno e questo per migliaia d'anni. Tutto era molto chiaro, insomma: ero sempre io a morire, sia che morissi subito, sia che morissi fra vent'anni.
ALBERT CAMUS
Voleva ancora parlarmi di Dio, ma mi sono avvicinato a lui e ho cercato di spiegargli un'ultima volta che mi restava soltanto poco tempo. Non volevo sprecarlo con Dio.
ALBERT CAMUS
Come se quella grande ira mi avesse purgato dal male [...] mi aprivo per la prima volta alla dolce indifferenza del mondo. [...] Perché tutto sia consumato, perché io sia meno solo, mi resta da augurarmi che ci siano molti spettatori il giorno della mia esecuzione e che mi accolgano con grida di odio.

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