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Michel Onfray

Trattato di ateologia

Dio infatti non è né morto né moribondo - contrariamente a quanto pensavano Nietzsche e Heine. Né morto né moribondo perché non mortale. Una finzione non muore, un'illusione non trapassa mai, un racconto per bambini non si confuta. Né l'ippogrifo né il centauro subiscono la legge dei mammiferi. Un pavone e un cavallo sì: un animale del bestiario mitologico no. Dio appartiene al bestiario mitologico, come migliaia di altre creature registrate sotto uno degli innumerevoli lemmi dei dizionari, tra Demetra e Dionisio.
L'ultimo Dio sparirà con l'ultimo uomo. E con lui spariranno il timore, la paura, l'angoscia, macchine per creare divinità. Il terrore di fronte al nulla, l'incapacità di considerare la morte come un processo naturale, inevitabile, col quale è necessario venire a patti, davanti al quale solo l'intelligenza può essere efficace. [...] La morte di Dio presuppone l'addomesticamento del nulla. Noi siamo lontani anni luce da un tale progresso ontologico.

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Citazione tratta da Wikipedia

Citazione inserita il 03/10/2024
Categoria: FILOSOFIA




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