Un ateo prima di Darwin avrebbe potuto dire, seguendo Hume: "Io non ho alcuna spiegazione per il complesso disegno biologico. Tutto ciò che so è che Dio non è una buona spiegazione, cosicché dobbiamo attendere e sperare che qualcuno ne trovi una migliore". Io non posso fare a meno di pensare che una tale posizione, per quanto logicamente sana, non potesse essere soddisfacente e che, per quanto l'ateismo possa essere stato logicamente sostenibile prima di Darwin, soltanto Darwin abbia creato la possibilità di adottare un punto di vista ateo con piena soddisfazione intellettuale.

La chiave di tutto è l'espressione piena soddisfazione intellettuale. Le religioni e i miti hanno dato per lungo tempo spiegazioni a vari fatti che, sebbene potessero placare molte paure dell'animale Homo, intellettualmente lasciavano molti dubbi. Da sempre ci sono stati individui che hanno messo in dubbio vari lati delle religioni. Di molti abbiamo resoconti storici (Galileo, o persino Gesù) di molti probabilmente non ne abbiamo, ma il loro operato è ciò che nel corso del tempo ha spinto a cambiare le religioni e i miti. Però l'insoddisfazione intellettuale è sempre rimasta: è con Darwin che abbiamo finalmente avuto una spiegazione scientificamente valida e credibile dell'evoluzione umana, una spiegazione che non dicesse è così e che non imponesse dogmi.