Rudolf Höss
Comandante da Auschwitz
La vita di Höss rappresenta in modo impressionante l'abissalità spettrale, eppure tremendamente reale, di dodici anni di nazionalsocialismo. Quest'uomo dalla cultura ridotta, coi suoi ideali confusi, sempre pronto a partire all'assalto, pieno di ingenua fede nelle autorità, che nella sua ottusità spirituale e morale e nel suo zelo ambizioso diviene lo strumento preferito di Himmler per i crimini del regine, e che infine atterrito si rende conto, ma non capisce mai fino in fondo, che il suo adempimento del dovere è stato un delitto, non è un caso psicologico isolato, ma nonostante tutta la sua ccentuazione individuale, è l'espressione degli errori, della cecità e della follia che su scala assai più vasta imperarono durante l'epoca di Hitler. (Dall'Appendice, di Martin Broszàt)
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Categoria: NARRATIVA
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