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Caccia all'ebreo in Olanda

Categoria: PENSIERI

KEYWORDS: antisemitismo | islam | riflessioni |
Inserito in DATA: 09/11/2024 | Vai ai COMMENTI
Caccia all'ebreo ad Amsterdam. E' la Notte dei Cristalli del XX Secolo, e lo è forse ancora di più da quando, il giorno dopo, su alcuni quotidiani ho visto articoli intitolati "Vittime o provocatori?" oppure "Ecco il video di un israeliano che toglie una bandiera palestinese dopo la partita". Si cerca di minimizzare, comprendere, ovvero colpevolizzare, allo stesso modo in cui lo si faceva durante il periodo del Nazismo. "Periodo", si, perché il Nazismo non fu il solo artefice dell'Olocausto, ma lo fu tutta l'europa antisemita e il Nazismo cavalcò e semplicemente amplifico l'onda.
Ovviamente non fa scalpore il fatto che durante una partita di una squadra di calcio israeliana fossero intenzionalmente state appese delle bandiere palestinesi e fosse stata organizzata una manifestazione a favore della palestina, con tanto di inneggiamenti ad Hamas. Né fa scalpore il video dove un ragazzo svenuto, per terra, continua ad essere preso a calci in pancia o nella schiena, con forza e violenza, mentre altri lo filmano. No: hai tolto la bandiera palestinese? Te la sei cercata. Crepa, ebreo di merda. Ma scherziamo??? Allora diamo ragione a chi violenta la ragazzina perché va in giro con la minigonna? Allora diamo ragione al ladro che ruba nel negozio senza l'allarme?
Per non parlare neanche del fatto che il giorno dopo una manifestazione "ProPal" a Milano, mi pare, ha visto gli esponenti chiedere a gran voce ai partecipanti di imitare gli "eroi" di Amsterdam ovvero chiedere a gran voce di dare la caccia a ogni israeliano... ops scusa, ogni sionista, e picchiarlo. E' stato chiesto questo dal palco, a gran voce, mentre tra i partecipanti molti avevano foto di Sinwar, per celebrarlo... celebrare colui che a Gaza era chiamato il "Macellaio di Khan Yunis", nota località della Striscia! Scherziamo???
Cristo santo, è la città di Anna Frank quella lì, non abbiamo capito proprio nulla?
Per tutti coloro che si crogiolano sui social con le vignette "La storia non insegna niente" riguarda a Trump, questa è una bella lezione per noi europei/occidentali che di Nazismo ed antisemitismo siamo esperti, anzi ne siamo i padri, e pure di attentati del terrorismo palestinese che ha colpito dai cieli alla terra, parafrasando il loro stupido "dal fiume al mare".
L'Europa dell'Olocausto (perché non c'entrarono solo i nazisti) non ha mai mollato il treno e l'Olanda ne avrebbe da raccontare, l'Olanda di Srebrenica se proprio non vogliamo o conosciamo l'Olanda nazista...
Senza andare a leggere tomi storici, ma superando la storiografia della vignetta social, almeno leggetevi il libro "Infedele" di Ayaan Hirsi Ali (anche click qua), giovane somala che sfugge dalla violenza del suo paese (nel libro racconta molto bene la sua infibulazione e i matrimoni combinati, le violenze create e tollerate dalla religione e dal "vero" patriarcato, non quella minchiata che oggi spopola in Italia) per trovare rifugio in Europa e proprio in Olanda dove fa amicizia con Theo van Gogh, del quale narra bene l'assassinio con tutti i retroscena che vi furono e dopo il quale assassinio fu indirettamente invitata ad abbandonare il paese. Van Gogh fu ucciso a colpi di pistola da un marocchino, sgozzato in un tentativo di decapitazione, quindi il simpatico personaggio gli affondò un coltello nel petto per fissare un foglio con minacce proprio ad Ayaan in quanto - appunto - infedele, della quale Theo aveva raccontato l'esperienza in un documentario che fu la sua condanna. Pare che Theo disse all'assassino "Non ne possiamo parlare?" - Theo era figlio della cultura del dialogo, il suo assassino no, come dice Ayaan «il suo killer era imprigionato in una visione del mondo completamente diversa»: una visione di caccia e distruzione di colui che offende, in qualsiasi modo, l'Islam.
Invece di difenderla in virtù della libertà, invece di fare di tutto per evitare che l'estremismo mussulmano l'avesse vinta, l'Olanda semplicemente le disse "Levati dai coglioni".
Letteralmente la invitarono ad andarsene dal paese perché lei, col suo desiderio di essere donna e non schiava, era un peso, era problematica. Un po' la stessa cosa che l'Olanda fece a Srebrenica, causandone (e forse più attivamente di quanto tuttora sembri) il celebre massacro.
Da duemila anni il cristianesimo ci ha addottrinati con l'accusa inventata di "deicidio", che sarebbe ridicola perché suona come "batmanicidio", "babbonatalecidio", "orsettodipeluchecidio"... Peccato che in duemila anni questa favoletta per decerebrati dementi abbia dato i suoi frutti molto bene. Evidenzio questo post di "Militia Christi", un gruppo non ufficiale ma ufficioso vaticano, in cui esalta il terrorismo libanese e dichiara "leader politico" Nasrallah! E' chiaro che poi la missione Unifil non ha fatto assolutamente nulla contro Hezbollah dato che rispondono alle stesse logiche di questi individui ovvero l'odio contro i deicidi, a qualsiasi cosa possa portare, qualunque cosa implichi.
Io provo veramente un grandissimo schifo per tutto ciò.



Resta tuttavia, per concludere in maniera imparziale, una cosa da dire: è una questione calcistica, e nelle cose di calcio si sa che il livello intellettuale medio si abbassa in maniera preoccupante, vicina a quella di un riccio. Probabilmente senza il calcio di mezzo non sarebbe successo nulla, una manifestazione ProPal e qualche altra cagata, la manifestazione l'avrebbero fatta in un contesto più neutro, i turisti israeliani sarebbero stati più dimessi, e magari non sarebbe successo nulla. Invece c'era di mezzo il calcio e quando c'è il calcio l'idiozia vola come uno spettro sopra le persone. Ma il discorso è comunque un altro, al suon di "sionismo" e "Palestina" si sta incredibilmente travisando la realtà, facendo il gioco solo dei terroristi di Hamas, degli amanti dei dollari di OLP, e delle frange più estremiste di Israele.
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