Eroico BIKER senza frontiere.
Giù le mani da Rafah, starnazzavano le capre dei social
Categoria: PENSIERI
Inserito in DATA: 18/10/2024 | Vai ai COMMENTI
"Tutti gli occhi su Rafah" urlavano dai social i nostri pacifisti da strapazzo pubblicando una foto che era stata creata dall'Intelligenza Artificiale, perché per essere di moda devi condividere cose finte seguendo l'hashtag del momento. "Se cade Rafah cade Gaza" tuonava il Sudafrica (per il quale paese sarebbero da dire due cose: 1) da che pulpito e 2) non è che sapevano qualcosa?). "Basta genocidio a Rafah", e intanto grazie e questi proclami social proprio lì era Sinwar, guarda un po'. A nascondersi in mezzo alla gente in modo da non farsi riconoscere, e se qualche palestinese veniva ucciso al suo posto "tanto meglio", come professavano lui e Haniyeh esplicitamente, perché "i civili palestinesi morti fanno bene alla nostra causa".
E lui fece così, sfruttando l'idiozia dei giovani occidentali così inclini a seguire la secolare cultura europea dell'antisemitismo, sfruttando questa moda così ottusa e idiota Sinwar si nascondeva proprio a Rafah, ma anche questa volta IDF ha rispettato il detto di Golda Meir Israele taglierà le mani di coloro i quali intendono stroncare le vite dei nostri figli e l'ha cercato fino al posto interdetto, ed ora altro non si potrebbe dire che "Mea culpa" o "Scusate", perché gli israeliani hanno dimostrato che avevano ragione.
I giornalisti, pur di screditare i "sionisti", si crogiolano nel dire che è stato "ucciso per caso"... Si, sicuramente, non c'è dubbio che l'hanno trovato per caso, come non c'è dubbio che i giornalisti sono obiettivi e imparziali. Bravi (pagliacci). L'hanno cercato, trovato, e ammazzato. Che magari sul momento non sapessero per certo che era lui, chi lo sa, può essere, ma erano lì non per caso. Comunque, poco male. E' morto, e morto male, e questo è l'importante. Alla fine, Yahya ha fatto BOOM!; troppo tardi, ma almeno era ora. Ferito in combattimento, se ne è rimasto sulla poltrona a sperare, probabilmente, che non l'avessero riconosciuto del tutto e procedessero a un arresto di quello che potevano pensare fosse un miliziano che avrebbe potuto fornire informazioni, ma sicuramente ormai IDF-Tzahal sapeva chi aveva per le mani e per quell'uomo non c'era più nulla da fare e poteva solo ricevere ciò che aveva seminato: morte. "Play stupid games, win stupid prizes" vale anche per te, bastardo.
Complimenti a tutti i condivisori di "genocidio", complimenti proprio. Buffoni.
Per porre fine alla guerra ora gli israeliani chiedono esplicitamente il rilascio degli ostaggi, quei pochi che saranno sopravvissuti e dubito che ce ne siano dato che proprio Sinwar aveva dato l'ordine di ammazzarli nel caso le truppe israeliane gli arrivassero vicino. Li libereranno, ponendo fine alla guerra da loro iniziata (e persa)? Ma figurati, la fine della guerra significa un controllo capillare sulla futura Gaza ovvero la fine dei soldi, perché i nuovi milioni di dollari che arriveranno (perché pare i palestinesi abbiano le mani più bucate di Cristo o Padre Pio) questa volta non finiranno sotto terra o a Doha negli hotel di lusso dei capi o nelle loro auto prestigiose o nei loro ristoranti "masterchef", ma finiranno nella ricostruzione, nelle case, nelle aziende, nelle scuole, negli ospedali, e questa volta senza doppi fini. Senza... si spera, ma sarà difficile dato che pare ad Allah piacciano i soldi più che al dio dei cattolici. Ma figurati quindi se lo vogliono, che senso avrebbe dare soldi ai cittadini palestinesi? E i soldi ad Allah, che pare molto avido, chi li darà? E la Sharia? Vuoi mica che magari alle donne salti la mosca al naso e decidano di volere un po' di libertà? E gli ostaggi, se ci sono ancora, è probabile che resteranno a morire nei tunnel al buio, torturati, violentati.
Un ulteriore problema è che Abu Mazen è della stessa pasta, si differenzia solo perché più laico. Non c'è da aspettarsi molto neanche da lui: Sinwar e Haniyeh erano due schizzi di diarrea, Abu Mazen è uno stronzo con un ombrellino e una fetta d'arancia; sembra di cacca si parla. Del resto fa impressione e dà da pensare il suo silenzio dal 7 Ottobre in poi, silenzio sulla carneficina e silenzio su Hamas, suo nemico storico, col quale ha combattuto una guerra con svariati morti, e che pare abbia subito un tentativo di attentato anche dopo quel maledetto 7 Ottobre. Oggi avrebbe potuto dire qualcosa ma è stata un'altra occasione mancata per distinguersi, avrebbe potuto ergersi con i cittadini di Gaza e contro Hamas, con la furbizia di ergersi contemporaneamente come unico candidato al futuro controllo della Striscia. Ma niente, niente da fare, di colpo tutto amici Hamas e OLP: chiaramente, perché Abu Mazen non si distingue perché non è distinto, non è differente dagli obiettivi di Hamas ovvero eliminare lo stato di Israele; cambiano i modi, ma non il fine, quindi Hamas sta facendo un lavoro sporco che è indubbiamente gradito ad Abu Mazen. O meglio sarebbe stato gradito se Israele, dopo l'inefficienza da cui è scaturito quel 7 ottobre, non avesse dimostrato una efficienza che ha dello strabiliante.
Ma almeno Sinwar e compagnia sono stati ammazzati, sono morti male e questo è ciò che conta.
E il risultato è uno: IDF e Israele avevano ragione. Come hanno ragione sul Libano, dove da troppi anni i nostri soldatini erano a fare la bella vita per portarsi a casa un pacco di soldi di missione. Dai santo dio, tutti noi ne conosciamo almeno uno e abbiamo ascoltato le storie... Ora quel bamboccione di Crosetto chiede "Netanyahu ci aiuti a rafforzare l'Unifil": ma l'Unifil non sarebbe lì apposta per non dover fare queste affermazioni? Non sarebbe lì apposta per impedire ad Hezbollah di continuare ad armarsi, per difendere Israele da lanci di missili che continuano dall'8 ottobre 2023 - il giorno dopo la carneficina di Hamas -, per aiutare il governo Libanese a contrastare Hezbollah? Cioè, se Unifil avesse fatto ciò che dall'ONU era stata lì inviata a fare (18 anni !), Hezbollah avrebbe dovuto essere disarmato, limitato, ridotto a un pugno di irriducibili isolati. Invece il Libano era ancora e più interamente sotto il suo dominio, popolazione e governo, e armi arrivavano a montagne dall'Iran. Non si può neanche dire che la missione Unifil ha fallito (o qui - o qui), perché Unifil non ha mai fatto nulla! Fallisce chi cerca di fare qualcosa e non ci riesce: non fallisco una partita a scacchi se gioco a bocce in spiaggia, non fallisco a costruire un modelli di nave pirata se sto a leggere un libro in poltrona, non fallisco una gara di pesca se sto a dormire, non fallisco ciò che non provo a fare.
Ecco cosa succede quando si fanno missioni all'estero completamente inutili: diventano dannose. Per anni siamo stati lì a fare assolutamente nulla, a fare la missione e prendersi la busta paga e basta, mentre Hezbollah continuava ad ammassare armamenti e il Libano restava sotto assedio dei terroristi ovvero a fare le cose che la missione Unifil era lì a impedire. Invece... Armi e tunnel a pochi metri dalle basi Unifil (dai soldatini italiani)! Una cosa allucinante, da mettersi a ridere, ma è pienamente credibile che non sapessero nulla di tutto ciò perché nulla lì hanno mai fatto. Ora vogliono pure una modifica alle regole di ingaggio? Bravi, veramente, questo li farebbe non solo diventare inermi ma complici di Hezbollah! Ma abbiamo almeno il buonsenso di stare zitti... Oltre al fatto ovvio che contro l'esercito israeliano verrebbero tutti spazzati via come la polvere... Già perché i soldatini italiani non vogliono arretrare, non vogliono andarsene (sebbene vivano segregati nei bunker) perché dicono di voler "far rispettare la risoluzione 1701"; peccato che chi parla non specifica che la risoluzione 1701 è del 2006 e che in questi 18 anni non l'hanno mai fatta rispettare!
Proprio degli eroi! E la colpa di ciò è che 18 anni dopo la Risoluzione, l'esercito israeliano ha fatto finire dei colpi dalla vostra parte, nella sua attività di difesa del suo territorio e dei suoi cittadini?
Soldatini belli di mamma, vorrei farvi notare una cosa: armi e tunnel sono a un pugno di metri dalle vostre bandierine e non ci sono neanche giungle o foreste in quello spazio a giustificarvi! Ora non è che dovete arretrare: dopo 18 anni di inerzia potete tranquillamente levarvi da lì e tornare a casa! E vorreste regole di ingaggio?
Il giorno dopo quel terribile 7 ottobre 2023, dal Libano di Hezbollah hanno cominciato a partire i missili, missili che dopo 17 anni di missione non avrebbero dovuto esserci e invece sono continuati a partire per tutto il 2024 finché IDF si è rotto il cazzo e in qualche mese ha fatto ciò che voi non siete riusciti a fare in 18 anni! Hanno usato la forza, ok, ma voi avete avuto - ripeto - DICIOTTO ANNI! Ok gli altri 17 anni, ma dal 8 ottobre dell'anno scorso quando Hezbollah ha cominciato a sparare è stato fatto qualcosa, prima che arrivassero gli israeliani qualche settimana fa?
Macché regole di ingaggio! Regole di imbarco ci vorrebbero, e pure una sanzione per fallimento della missione!
Ora, Sinwar, vai dal tuo cazzo di Allah e là troverai non le tue famose vergini ma niente di niente perché niente esiste e di certo non Allah, e questo è in realtà un peccato, perché sarebbe stato bello se avessi trovato invece tutte le persone che direttamente o indirettamente, israeliani e palestinesi, hai torturato e ammazzato. Anche gay, torturati e uccisi a volte gettandoli dai tetti in mezzo a Gaza perché la gente vedesse bene, gay dei quali si dimenticano quelli che alzano le bandiere della Palestina e il giorno dopo vanno allegri e colorati al gay pride del momento. Tu e i tuoi potete nascondervi quanto volete ma sfortunatamente per voi non è un dio che vi cerca, perché gli dei non hanno fama di essere molto giusti nelle scelte ed efficaci nelle decisioni. Sono uomini che vi cercano: efficienti, organizzati, letali.
In occasione degli avvertimenti riguardo il prossimo scoppio di quella che sarebbe stata la Guerra del Kippur, esplosa il 6 ottobre 1973 con l'attacco di Siria ed Egitto, Golda Meir decise di non effettuare un attacco preventivo per stroncarla con la motivazione che "se colpiamo per primi non avremo l'aiuto di nessuno". Israele aveva bisogno di armi fornite dalle fabbriche statunitensi e temeva che, in caso di attacco preventivo, Israele sarebbe stato criticato. A distanza di 50 anni resta vero che, invece, avrebbero potuto farlo, perché comunque l'antisemitismo rimane dilagante anche di fronte a un gruppo ultrareligioso (Hamas) colpevole di distruzione, omicidi, rapimenti e violenze anche verso la sua stessa popolazione. E allora che distruzione sia: Forza IDF! Forza Mossad! Forza Shin Bet! Forza Tzahal! Grazie di tutto!
Se volete vedere il cadavere di quella merda d'uomo e godere della sua fine, come faccio io, le trovate qui.
EDIT: due ore dopo che ho concluso, è arrivato il "NO" di Hamas per la liberazione degli ostaggi, come avevo detto loro non vogliono la fine della guerra, non vogliono liberare nessuno. Come possiamo leggere, la condizione in realtà non è neanche la fine della guerra o il ritiro delle truppe da Gaza, che sarebbe già una richiesta piuttosto spropositata; la richiesta è la cancellazione dello Stato di Israele, cosa implicita nella missione di creare uno "Stato palestinese nella totalità dei Territori Palestinesi con Gerusalemme come capitale". La scelta del successore di Sinwar si farà a Doha, in Qatar, in modo che il suo successore sia già da subito ben immerso nel lusso e nella ricchezza. Alla faccia del popolo palestinese, al quale null'altro si può dire che "ben vi sta".
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