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Recensione Ukulele Mugig Concerto 23 pollici economico ma onesto

Categoria: UKULELE

KEYWORDS: musica | recensioni | ukulele |
Inserito in DATA: 18/08/2017 | Vai ai COMMENTI
Dopo aver utilizzato per un anno il mio primo Ukulele, un magnifico ed eroico Mahimahi Yellow soprano, sono entrato nel tunnel degli Ukulele. Il costo irrisorio che hanno molti modelli, infatti, può provocare un impulso irrefrenabile ad acquistarne di continuo. Io ho tentato di resistere ma volevo provare un Ukulele di taglia Concerto e ho scelto così questo modello iper-economico comprato, questa volta, rispetto al Mahimahi, ad occhi chiusi.
Dico "ad occhi chiusi" perché non avevo assolutamente trovato recensioni su questa marca - cinese - in rete, se non le pochissimo credibili recensioni di Amazon.
Volevo tuttavia seguire lo stesso concetto fondamentale che mi guidò per l'acquisto del Mahimahi: spendere poco, per avere così uno strumento bene o male onesto che non mi facesse piangere nel caso si rompesse, e che esteticamente mi piacesse, che però non mi restasse in mano dopo una giornata.
Fondamentalmente, però, volevo un concerto per avere qualche tasto in più, e un po' più spazio sulla tastiera.
Avevo trovato buoni modelli che non avevano neanche un prezzo così inarrivabile, ma questo Mugig esteticamente mi piaceva di più e così, dopo averne visti tanti, tornavo sempre a guardare la sua pagina.
Comincia così a leggere un sacco di recensioni sugli Amazon sia italiani e stranieri e alla fine mi feci l'idea che non era proprio il massimo, ma che nel complesso non era malvagio e i soldi valevano la spesa.
Infatti bisogna notare che alla circa di Euro 39,49 mi sarebbero stati spediti:
- l'Ukulele
- una muta di corde di ricambio
- una custodia
- una tracolla omaggio
Insomma, per questa spesa ho pensato che comunque fosse andata (tranne che mi si fosse aperto in due alla prima suonata) questo Ukulele non mi avrebbe fatto rimpiangere la spesa.
E così ho fatto la pazzia e ho fatto l'acquisto sul solito Amazon.it
Arrivato il pacco, ho notato che c'era tutto, anche le corde di ricambio. Le corde di ricambio sono cinesi, di conseguenza suppongo che siano cinesi anche quelle già montate, ma del resto non c'era scritto nulla al riguardo, nell'inserzione.
Le corde non suonano malissimo, dai. Il suono è leggermente più ovattato del mio Mahimahi, ma non suona male. Nel complesso è fatto bene. L'accordatura si perde facilmente, dura una o due canzoni al massimo, ma potrebbe anche essere dovuto al fatto che è nuovo.
Però devo ammettere che mi piace proprio, l'ho già appeso al muro accanto al Mahimahi semplicemente con uno spago passato sul manico e la paletta ed è proprio carino, e ora ho un po' di spazio in più sulla tastiera per muovere la mia manona!
[...]
E' passato qualche giorno, l'accordatura è la nota dolente di questo Ukulele, dura poche canzoni poi bisogna ricontrollarla.
Ho sostituito le corde con delle Aquila in Nylgut, il suo è ora un po' più pieno, ma per quanto riguarda l'accordatura è forse leggermente migliorata, ma se lo appoggiate sul divano e il giorno dopo lo riprendete in mano dovete riaccordarlo.
Il suono non è male, con le Aquila, ha un suono più basso del Soprano (questo è il mio primo concerto) o meglio più pieno, anche se mi dà l'idea di essere come più forte ma un po' ovattato, infatti il LA è quello che forse suona meno degli altri. Nel complesso comunque suona e si fa sentire. 
Esteticamente è proprio carino, leggero, e sui tasti ci si muove bene con le dite. La cinghia è carina, la borsa anche, per cui direi che se si cerca un ukulele concerto che sia carino ma da battaglia, da portare a grigliate selvagge o come me legato sulla moto con un elastico, non è una scelta sbagliata anche se forse spendendo 50euro invece di 40 si può ottenere qualcosa di meglio.

Ciò che non mi fa assolutamente rimpiangere di aver comprato un modello così economico, invece, è una cosa che può sembrare assurda: nonostante la mia buona buona stazza e una mano di certo non piccola, mi trovo sicuramente più a mio agio con un Ukulele Soprano! Quei cm in più del concerto, soprattutto a livello di cassa e larghezza dei tasti, lo rendono già un po' più ingombrante mentre col Soprano, una volta imparate le contorsioni delle dita per suonare gli accordi, i tasti vicini aiutano non di poco a fare qualche arpeggio più veloce. La cassa un po' più voluminosa invece non fa altro che ingombrare un po' di più, mentre poco cambio nella facilità di tenerlo senza una cinghia. Il suo è meno brillante di un Soprano: più corposo sicuramente, ma c'è un tono meno allegro che, non so quanto sia causa della qualità dell'Ukulele, mi sembra un po' meno allegro. Un Concerto è più serio, insomma!
Mi sento dunque più che contento ad aver comprato un Ukulele Concerto economico, in modo che ora ho capito che quando questo Natale mi regalerò un Ukulele di qualità più professionale, potrò tranquillamente orientarmi verso un Ukulele Soprano! :-D

VIDEO: Prova dell'Ukulele concerto Mugig appena ricevuta, suonando a ispirazione su base di Dead Shrimp Blues di Robert Johnson dalle tablature per ukulele di Hal Leonard.


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