lun 31/03/2025 | | Menu
KEYWORDS:
pensieri | politica |
Inserito in DATA: 26/10/2007 | Vai ai
La lingua italiana è splendida.
Migliaia di Bimbiminkia si
scervellano per inventare nuove abbreviazioni, mentre questa nostra
lingua quando usata bene con tre parole può dire molto di più.
Oppure con mille parole può dire molto meno!
In questi giorni, con una rapsodia verbale spettacolare, Rutelli si giustifica del crollo definitivo del progetto Italia.it, il famoso portale del turismo nazionale.
Rutelli
mi piace particolarmente quando parla perché a differenza di molti
altri politici ha adottato un personale tenore dialettico ritagliato
sulla sua persona come un vestito d'alta moda!
I suoi discorsi
riescono a verbalizzare il sorriso con cui ogni tanto fissa la
telecamera, pare che veramente ti veda attraverso essa; le sue parole
incorniciano i suoi occhi blu che ti guardano sincero e con un tocco di
infantilità riesce a snodarsi tra termini tecnici subito ammorbiditi con
una citazione da qualche subcultura giovanile che pare avvicinarlo a
noi, e ti dici: "Lui ci ascolta, lo vedi che conosce il nostro mondo?".
E così, dopo mesi di proteste avanzategli per l'orrendo www.Italia.it
(si, quello con l'IT della Logitech!), si ritira dal progetto e fa un
lungo discorso che ti pare alla fine sia veramente stato lui il primo ad
opporsi a quel progetto, ed a cercare di appurare la verità!.
Leggete verso la fine con quanta sapienza cita "Google", non si capisce neanche perché, ma si capisce bene che lui sa, conosce molto bene la rete e capisce cosa non va nel progetto.
Il tutto, ovviamente, per dire che lui non centra un cazzo!.
[la notizia da WebNews]
Il discorso, ripreso dalla notizia di WebNews
«Il governo ha ereditato una decisione adottata dal governo precedente.
Il senso di responsabilità, che a mio avviso deve riguardare sempre le
Istituzioni, ci ha spinti a non buttarla ai pesci: ecco a tentare tutto
il tentabile per farlo funzionare questo portale nazionale. Anche perchè
abbiamo avuto per mesi, una forte e giusta e legittima pressione per
lanciarlo, per aprirlo e per dare all'Italia uno strumento efficace per
la presentazione delle politiche turistiche nazionali e del territorio.
Abbiamo... per essere chiari anche rispetto ad alcune polemiche che ci
sono state... io non mi tiro indietro... mi piglio anche delle polemiche
aspre... questo appartiene alla dialettica pubblica, però chiarisco che
non vi è alcuna responsabilità, perchè non vi è alcuna competenza del
dipartimento del turismo. Che non ha disposto neanche un centesimo di
affidamento di risorse, ma appunto ha dato una mano per cercare di
trovare una soluzione... e ripeto per non buttare a mare quello che era
stato faticosamente varato. La realtà che io devo constatare al termine
di questa lunghiiiiiissima esplorazione, condotta con grande senso di
responsabilità, cercando di contribuire... costruttivamente alla
gestibilità ed efficacia del portale italia.it è che... la natura della
piattaforma, l'impostazione tecnologica e anche il grande ritardo nella
fornitura dei dati da parte di coloro che li dovevano fornire... mi ha
spinto a... se uso un termine calcistico perdonatemi, a... eeehmm... al
triplice fischio: FINE. Quindi fatti tutti i tentativi, sollecitato il
ministero dell'Innovazione ad una verifica ulteriore: ha portato ad
un'indagine; abbiamo proposto tutta una serie di modalità collaborative,
io ho trasmesso gli esiti di tutta l'attività amministrativa alla
Procura della Corte dei Conti, perchè... si tratta di risorse
pubbliche... ripeto: noi non abbiamo investito neanche un centesimo,
anzi abbiamo semmai aperto un contenzioso con le imprese che hanno vinto
la gara e non hanno o-t-t-e-m-p-e-r-a-t-o... agli obblighi che ad essi,
ad esse erano assegnati, per accertare dove siano le responsabilità.
Per dirla anche qui, molto sinteticamente, credo che la modalità con la
quale ciascun turista... salvo l'organizzazione delle agenzie e aziende
specializzate... la modalità con cui oggi si accede alla rete... che si è
molto velocizzata, non mi fate citare... sì, fatemi citare Google
magari, e mi fermo qui... rende probabilmente superata l'impostazione
che era stata data negli anni trascorsi. E dunque consiglia di orientare
le risorse verso modalità più flessibili, più agili, più concrete e...
articolate meglio rispetto al mutamento veloce della domanda».
Non perderti gli altri articoli dal blog !
Commenti all'articolo
Dal 06/08/2024 non è più possibile lasciare commenti.
Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione della Privacy policy
CONTATTI: info[at]bostro.net
Aggiornamenti via | Torna in cima