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La magia della retorica

Categoria: PENSIERI

KEYWORDS: pensieri | politica |
Inserito in DATA: 26/10/2007 | Vai ai COMMENTI
La lingua italiana è splendida.
Migliaia di Bimbiminkia si scervellano per inventare nuove abbreviazioni, mentre questa nostra lingua quando usata bene con tre parole può dire molto di più.
Oppure con mille parole può dire molto meno!
In questi giorni, con una rapsodia verbale spettacolare, Rutelli si giustifica del crollo definitivo del progetto Italia.it, il famoso portale del turismo nazionale.
Rutelli mi piace particolarmente quando parla perché a differenza di molti altri politici ha adottato un personale tenore dialettico ritagliato sulla sua persona come un vestito d'alta moda!
I suoi discorsi riescono a verbalizzare il sorriso con cui ogni tanto fissa la telecamera, pare che veramente ti veda attraverso essa; le sue parole incorniciano i suoi occhi blu che ti guardano sincero e con un tocco di infantilità riesce a snodarsi tra termini tecnici subito ammorbiditi con una citazione da qualche subcultura giovanile che pare avvicinarlo a noi, e ti dici: "Lui ci ascolta, lo vedi che conosce il nostro mondo?".
E così, dopo mesi di proteste avanzategli per l'orrendo www.Italia.it (si, quello con l'IT della Logitech!), si ritira dal progetto e fa un lungo discorso che ti pare alla fine sia veramente stato lui il primo ad opporsi a quel progetto, ed a cercare di appurare la verità!.
Leggete verso la fine con quanta sapienza cita "Google", non si capisce neanche perché, ma si capisce bene che lui sa, conosce molto bene la rete e capisce cosa non va nel progetto.
Il tutto, ovviamente, per dire che lui non centra un cazzo!.
[la notizia da WebNews]
Il discorso, ripreso dalla notizia di WebNews
«Il governo ha ereditato una decisione adottata dal governo precedente. Il senso di responsabilità, che a mio avviso deve riguardare sempre le Istituzioni, ci ha spinti a non buttarla ai pesci: ecco a tentare tutto il tentabile per farlo funzionare questo portale nazionale. Anche perchè abbiamo avuto per mesi, una forte e giusta e legittima pressione per lanciarlo, per aprirlo e per dare all'Italia uno strumento efficace per la presentazione delle politiche turistiche nazionali e del territorio. Abbiamo... per essere chiari anche rispetto ad alcune polemiche che ci sono state... io non mi tiro indietro... mi piglio anche delle polemiche aspre... questo appartiene alla dialettica pubblica, però chiarisco che non vi è alcuna responsabilità, perchè non vi è alcuna competenza del dipartimento del turismo. Che non ha disposto neanche un centesimo di affidamento di risorse, ma appunto ha dato una mano per cercare di trovare una soluzione... e ripeto per non buttare a mare quello che era stato faticosamente varato. La realtà che io devo constatare al termine di questa lunghiiiiiissima esplorazione, condotta con grande senso di responsabilità, cercando di contribuire... costruttivamente alla gestibilità ed efficacia del portale italia.it è che... la natura della piattaforma, l'impostazione tecnologica e anche il grande ritardo nella fornitura dei dati da parte di coloro che li dovevano fornire... mi ha spinto a... se uso un termine calcistico perdonatemi, a... eeehmm... al triplice fischio: FINE. Quindi fatti tutti i tentativi, sollecitato il ministero dell'Innovazione ad una verifica ulteriore: ha portato ad un'indagine; abbiamo proposto tutta una serie di modalità collaborative, io ho trasmesso gli esiti di tutta l'attività amministrativa alla Procura della Corte dei Conti, perchè... si tratta di risorse pubbliche... ripeto: noi non abbiamo investito neanche un centesimo, anzi abbiamo semmai aperto un contenzioso con le imprese che hanno vinto la gara e non hanno o-t-t-e-m-p-e-r-a-t-o... agli obblighi che ad essi, ad esse erano assegnati, per accertare dove siano le responsabilità. Per dirla anche qui, molto sinteticamente, credo che la modalità con la quale ciascun turista... salvo l'organizzazione delle agenzie e aziende specializzate... la modalità con cui oggi si accede alla rete... che si è molto velocizzata, non mi fate citare... sì, fatemi citare Google magari, e mi fermo qui... rende probabilmente superata l'impostazione che era stata data negli anni trascorsi. E dunque consiglia di orientare le risorse verso modalità più flessibili, più agili, più concrete e... articolate meglio rispetto al mutamento veloce della domanda».
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