Eroico BIKER senza frontiere.
Finalmente il mostro
CATEGORIA GALLERIA: PESCA
Finalmente ho avuto la mia rivincita con la/una Marmorata Regina (link alla prima battaglia).Introduzione
Finalmente non solo una trota, ma letteralmente un mostro. Una grandissima botta di culo, ma non per la trota. Marmorata da 3.174 gr per 67cm
Non è la stessa, lo so, probabilmente quella regina là è morta subito dopo e, data la taglia di questa, sicuramente quella pesava di più poiché era nettamente più cicciona. Ma di rivincita comunque voglio parlare perché è una rivincita "fotografica", una rivincita "provata".
Ho sfruttato due ore durante le quali il mio piccolo eroe fa il pisolo pomeridiano per andare a pesca. Ormai non ci vado praticamente mai: difficoltà a trovare il pesce, pochissimo tempo libero, stress, lavoro, diocaro è un disastro. Ma pescare non è solo prendere il pesce, ma l'atto del pescare stesso è pescare: camminare fuori dal mondo e dalla civiltà, fingersi e quindi sentirsi immersi nella natura, fare qualcosa di salutare.
Sono andato a pescare in un periodo di fortissima siccità con i fiumi in secca e l'ETPI che ormai in pianura ha abbandonato le semine tranne in quelle merde di tratti TRA dove pare di pescare in una riserva non per i pesce, ma per i pescatori stessi, dove tutto è finto tranne l'odore e il sapore di merda delle trote.
Premetto subito: perlopiù pratico il catch&release ovvero rimollo il pesce, un po' perché un pesce rimollato è un pesce ripescabile, un po' perché i fiumi versano in uno stato veramente pietoso e mi fa un po' schifo l'idea di mangiare qualcosa che esce da lì, tuttavia questa volta la trota l'ho portata a casa quindi se siete dei fanatici teorici del no-kill potete tranquillamente chiudere la pagina ed andare in qualche altro sito/forum/blog o dove volete.
Sono quindi uscito a pescare con la mia fidata Nomura Haro Dropshot e monofilo 0.16, la zona la conosco e se va bene ci si trova qualche farietta massimo 5-600gr o qualche cavedano. Ho pensato che, data la siccità, c'era la probabilità che i pesci sopravvissuti ai pescatori si sarebbero ritrovato rintanati nelle buche per salvarsi dalla carena d'acqua e quindi avrei avuto vita più facile. La zona la conosco, scendo nel torrente e comincio a risalirlo da dentro l'acqua, le buche erano ben riconoscibili e ormai so a memoria dove si trovano.
Non era passato molto tempo che in una buca un grosso pesce mi agguanta il cucchiaino ma lo perdo subito dopo: ho tutte le esche senza ardiglione e succede spesso, ma il pesce era indubbiamente grosso. "Sarà un chilo buono" penso, e riprovo ma senza sentire o vedere più nulla.
Sostituisco il cucchiaino con un pescetto: data la carena d'acqua ipotizzo sia affamato. Fortuna vuole che il pesce si incagli sul fondo e, tirando e disincagliandolo, il filo deve aver infastidito la trota che si è spostata a quindi mostrata leggermente. Capisco dunque che dalla buca si muove verso una roccia che affiora, le trote lo fanno spesso perché le rocce creano zone d'acqua calma perché, nonostante la poca acqua, corrente ce n'era. Se ne stanno lì ed attendono che sbuchi qualcosa da mangiare quindi, se riesco a far sembrare l'esca qualcosa portato dalla corrente, forse riesco a beccarla.
Monto dunque una gomma che comincio a far rimbalzare sul fondo per farle seguire la corrente e smuovere attorno alla buca, facendola poi oscillare a mezz'acqua. Due, tre, quattro tentativi ma nulla. A un certo punto mi viene un bel lancio che fa fare alla gomma una traiettoria magnifica e SBANF sembra quasi di aver ancorato sul fondo ma il filo si muove.
In superficie non c'è movimento, sta sul fondo e tira come la peste e questo mi fa intuire che sia una marmorata. Le fario o le iridee anche quando sono grosse saltano e si muovo come pazze mentre le marmorate se ne stanno lì. Mi era già successo, in primis con la Marmorata Regina di cui al racconto citato in cima, poi con qualche altra marmorata un po' pezzata, ho sempre notato questo loro comportamento tendente più a giocare di forza che di dinamismo. All'apertura di pesca di quest'anno il mio amico Pera ne aveva pescata una mi pare di circa un chilo e mezzo e il comportamento fu identico.
Insomma, la trota combatte, e la canna si piega e la frizione stride. La canna però si piega tanto; tanto; troppo. Questa trota dev'essere bella grossa. Passo vari minuti a giocare di forza e soprattutto di elasticità della mia canna che concede veramente tanto e già mi aveva dato una mano quella volta là con la Marmorata Regina (tra l'altro, sempre a gomma con una jighead da 1gr e una microgomma a larva, questa volta da 3gr e con una gomma da circa 4cm) nonché con una grossa iridea quattro anni fa (qua il video, che fa anche capire cosa intendo con comportamento di una iridea in raffronto a una marmorata). Mi rendo però subito conto che questa trota è un gran manzo, un pezzo non da poco, altroché un chilo o poco più come pensai all'inizio.
Continuano a passare i minuti e viene in superficie e PORCA PUTTANA che bestia! Mi starà nel guadino? Vista la stazza, intanto devo riuscire a farla uscire dalla buca e portarla nell'acqua bassa dove ha meno campo per combattere. Ci riesco, e a questo punto ricordo che sul gilet ho fissata la telecamera Thieye che tante insoddisfazioni mi ha dato, così la accendo e faccio partire la registrazione perché magari non si sa mai.
Giunta nell'acqua bassa la trota comincia a sentirsi fottuta ma non molla e si pianta in corrente con la bocca aperta, riesco a capire che la testa piombata è ben fissata nella bocca ma non devo dimenticare che ho schiacciato e limato l'ardiglione. Dopo un po' libero il guadino e mi preparo, l'idea è metterla dentro per quanto possa starci e portarla vicino all'argine che è pietroso e lì decidere il da farsi: ma come provo a metterla dentro mi rendo conto che è assolutamente un'idea idiota, ce ne entrerà metà. Questo è stato il momento in cui più ho rischiato di perderla ma ancora una volta sfruttando l'elasticità della canna non ho mai fatto perdere tensione alla lenza.
Passano i minuti, ormai starò lottando con questo mostro da 10 minuti almeno ma comincia a cedere e l'ho inchiodata in una zona vicina all'argine con si e no 10cm di acqua però devo stare attento ai rovi, già l'anno scorso poco oltre questo punto persi una magnifica e coloratissima fario perché il filo si incastrò nei rovi. Ho già deciso, comunque, che la sorte di questa trota sarà nella mia pancia quindi prendo dalla tasca lo straccio e il bastone: lo straccio lo tengo in mano, il bastone in bocca, e mi preparo al tentativo estremo. L'avvicino ancora un po' all'argine mettendola all'angolo, quindi le salto addosso con lo straccio e la blocco per la schiena e subito impugno il bastone e le spacco il cranio. E' fatta. E' mia.
Prenderla per il corpo è impressionante, è enorme, prenderla per le branchie mi fa sempre un po' paura ché magari c'è un amo di qualche combattimento vinto, vado per prenderla per la bocca ma ha delle zanne maestose. Allora uso lo straccio e la sollevo dalla bocca, è immensa, e mi faccio un selfie per sicurezza che immediatamente invio a Betta.
Cosa fare ora? Dove la metto? Nel sacchetto ci sta solo un terzo e per il peso si rompe, in tasca neanche può starci, valuto di legarla e portarmelo dietro lasciandola in acqua ma è troppo lunga e pesa troppo. Segno la cattura nella licenza e mi tremano così tanto le mani che non riesco a scrivere.
Alla fine mi rendo conto che la pescata è finita, sebbene iniziata da poco. Non posso portarmela dietro, devo andare a metterla in auto ma devo camminare per il fiume e, una volta in auto, non avrò più tempo per tornare nello spot.
Tornando a casa mi sono però fermato in un'altra zona che conosco e anche lì ho preso una farietta, piccola ma sempre bella. Rilasciata: le fario sono sacre.
Una bella sessione, insomma, una trota da stralcio di licenza.
L'ho ammazzata ma non me ne pento, ho potuto mostrarla e farmi vanto della pescata, me la sono mangiata cotta nella Weber con un po' di affumicatura ed era buonissima, ho girato le foto praticamente a tutto e continuerò a vantarmi per un bel po'. La pesca è anche questo.
Ho avuto culo, tanto, tantissimo: la buca inchiodava la trota, mi ha beccato al primo lancio facendosi vedere, grazie al minnow ho capito il suo tragitto, la gomma era quella giusta per quel luogo, ma dai, un po' di bravura c'è comunque stata.
Solo più tardi, mettendo via l'attrezzatura per tornare a casa, mi sono ricordato della Thieye e ho scoperto che il video è venuto! Finalmente! E' sfuocato per via della custodia impermeabile, la qualità della videocamera di per sé non è eccelsa, però il video c'è e si sente chiaramente, ogni secondo, il mio cuore battere forte!
Arrivato a casa l'ho quotata: 3.174 gr per 67 cm di lunghezza.
A chi è arrivato fin qua e ancora si chiede perché non l'ho rilasciata, i motivi sono vari, e a mio avviso semplici.
1) innanzitutto dopo una lotta così lunga era ormai stremata e già la Marmorata Regina quella volta andò a fondo morente.
2) c'era poca acqua, per ossigenarla avrei dovuto portarla alla buca e rischiavo di provocarle l'ultima goccia possibile di stress
3) oltre quel punto non poteva andare chissà dove: due metri oltre c'è una specie di barriera, mentre poco a valle c'è a sua volta una barriera, con poca acqua sono insormontabili e la trota infatti era inchiodata lì e presumibilmente affamata, da come mi ha mangiato (le marmorate sono notoriamente meno socievoli col pescatore)
4) ogni tanto un pesce va ammazzato: è inutile fare gli ipocriti pensando che pescare a catch&release sia un comportamento etico; etico sarebbe non pescare, rilasciare è comodo solo per il pescatore ovvero è opportunistico e ammazzare un pesce ci riporta coi piedi per terra (o meglio, in acqua)
5) una marmorata di quella taglia fa strage delle piccole Fario che in quelle zone spesso trovo; ho avuto modo di pescarci spesso e l'unica marmorata che pescai fu anni fa quando l'ETP faceva ancora semine lì attorno ed era comunque piccolina (e rilasciai), oggi non ne fa più da tre anni circa e lì trovo solo fario che sono forse ormai autoctone; c'è una fario che ho preso già tre volte e ogni anno è sempre più grande (e più bella)
6) ETPI dice che in pianura le grosse marmorate non riescono a vivere ed ecco perché da qualche anno non ne seminano, quindi ho seguito indirettamente le loro teorie del cazzo
7) mi sta sul cazzo il progetto marmorata così come applicato che porta a concludere che "meglio un fiume vuoto e morto che un fiume vivo ma di specie alloctone"
8) il punto dove l'ho presa era abbastanza a portata di mano di pescatori occasionali; è una zona che batto risalendo il fiume e perlopiù pescando in zone inaccessibili da fuori in maniera diretta o facile, ma saltuariamente ci sono delle aperture dove ho avuto modo di incrociare pescatori a verme (per i "no-killer", gli "assassini"); fuori da quella buca, che già si trovava di fronte ad una di queste apertura seppure un po' celata da rami d'albero, la trota avrebbe avuto vita dura poiché a discendere finiva dritta in una zona con poca acqua e molto battuta da pescatori, mentre a monte il destino sarebbe stato lo stesso finendo a portata di mano di un intero paese; vista la perdurante siccità, era probabile che un giorno di questi un pescatore a verme l'avrebbe individuata.
Faccio notare che in questa pagina non esiste una sezione "commenti": non sto infatti avviando una discussione, non sto ponendo le basi di un confronto. Sto dicendo la mia e non sono interessato alla vostra. Ricordo infatti che questo non è un blog o un forum, ma un semplice sito internet peraltro mio quindi esimetevi pure dal scrivermi email per dirmi il vostro pensiero. Non mi interessa.
Non penso che la marmorata sia "il nostro frico": reputo anzi piuttosto stupido questo paragone.
Il Bostro-X, lì 18/06/2022
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