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# Il Bostro diventa un pescatore
CATEGORIA GALLERIA: PESCA
Bostro diventa un PescatoreIntroduzione
A marzo 2017 il Bostro è diventato un pescatore e, a quanto pare, ha scoperto il suo personale Nirvana.
La consacrazione.
Un tempo andavo con gli amici, ogni tanto, a pescare nei laghetti privati, dove non serve la licenza.
Erano belle giornate, calme e rilassanti.
Era una pesca posticcia: mi prestavano, o noleggiavo, la canna; pesci ce n'erano in abbondanza; eri in uno spazio delimitato; c'era gente di tutti i tipi, esclusi i pescatori professionisti.
Ma fatta l'esperienza, partimmo tutti con l'idea di fare la licenza.
Io stavo andando verso la fine degli esami e la tesi, ed ero il più incasinato, ma studia anche quello. Al momento di fare l'esame, però, successe un gran casino (ragazze, come al solito!) e mandai in malora tutto quanto, poi mi immersi nello studio, pian piano smisi anche di frequentare le vecchie compagnie e il tempo passò.
Anni dopo mi misi in testa di rifare la licenza, perché molti miei amici ci andavano e li sentivo sempre parlare "dell'apertura" come di un evento epico.
Tuttavia ormai ero immerso nel lavoro, e di rifare tutto per l'esame mi rompeva i coglioni.
Inoltre il lavoro mi porta via quasi ogni giorno dell'anno, e i restanti (in pratica le domeniche) li tengo per la moto e andare a fare il bagno, ovviamente quando non piove, cosa che in Friuli non è scontata.
Due anni fa un amico mi fece notare che per la pesca non c'è più l'esame, ma solo 4 ore di corso.
A quel punto cominciai a tenere d'occhio il calendario dei corsi per trovarne uno che avvenisse di sabato pomeriggio, unica giornata per me utile.
Non era facile, e il primo sabato utile dovevo invece venire al lavoro.
In un'altra occasione uguale.
Passò molto tempo e mi dimenticai di andare a controllare le date, ma quest'anno a marzo 2017 mi tornò in mente e andai nel sito dell'ETP giusto 10 giorni prima di una data utile di sabato pomeriggio, in fretta e furia feci il pagamento e due settimane dopo ero a coglionare sul bordo del fiume! :-)
Ho convinto anche la mia morosa, che è stata contenta perché così segue le orme paterne!
Rispetto ai laghetti, che già non erano male, ma è tutta un'altra cosa il fiume. Sei praticamente da solo, i tuoi amici vanno lontano, c'è silenzio, pace e calma. Tirare su qualcosa è dura pre cui non c'è neanche la frenesia di ritrovarsi con troppe trote.
Chi non pesca nulla si incazza: io sono quasi più contento, da un lato non vado pazzo per il pesce, dall'altro così ho meno frenesia.
Prepari la canna, l'aesca, i pesi, butti, aspetti, molli, ritiri su, a volte perdi l'amo, a volte tutto, ma nel frattempo sei nel mezzo del bosco costeggiante lo Stella in pieno silenzio, solo rumore d'acqua corrente, uccelli, insetti e nutri.
Ho trovato il mio Nirvana.
Ora ho un mondo di cose da imparare, ma ci vado con calma.
Quello che più mi interessa è passare, come ieri domenica 9 aprile 2017, un'intera giornata a gettare la lenza in acqua e godermi la calma e la pace e il silenzio che, dopo una settimana a rispondere a centinaia di telefonate, clienti, richieste, domande, pensieri e fastidi che si accavallano l'un l'altro senza sosta - calma pace e silenzio che sono così magnifici da sembrare quasi irreali e maledettamente precari.
Il Bostro-X, lì 09/04/2017
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