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Tunisia 2011: l'Ecatombe

CATEGORIA GALLERIA: VIAGGI

Introduzione

Il mio viaggio - per ora - meno riuscito nel deserto, tant'è che non c'è il report...
A distanza di due anni aggiungo queste due righe che mi lasciano molto amaro in bocca.
Questo viaggio era cominciato molto, molto male. Non avrebbe dovuto esserci, innanzitutto, perché teoricamente avrei dovuto andare in qualche posto caldo con la morosa. Solo che lei tergiversava, di continuo, senza sosta, e diceva che la titolare del bar le rimandava le ferie, e rimanda oggi, e rimanda domani, e alla fine mi disse che non gliele dava. Ed era arrivato novembre.
Di punto in bianco trovai dunque un imbarco per la Tunisia con alcuni amici: era un viaggio che in realtà non mi ispirava molto, troppa gente, molte moto e molte (troppe) auto... Tuttavia era la mia unica possibilità: avevo un carrello, quindi potevo andare con la moto piccola; non costava eccessivamente; non comportava molti giorni. Inoltre, diciamo che era la mia ultima possibilità: con l'anno seguente sarei entrato in un periodo lavorativo che non mi avrebbe più lasciato la possibilità di prendermi oltre la settimana di ferie, ed era già tanto...
Insomma, prendere quest'osso o farmi il capodanno a casa, e sognare il deserto negli anni a venire. La decisione non era difficile, anche se mi dispiaceva molto stare lontano dalla morosa per tutti quei giorni, e soprattutto a cavallo di capodanno.
Così, per una ventina di giorni lavorai sulla moto, che avevo usato pochissimo e non conoscevo bene: comprai filtri aria di ricambio, cambiai il trittico, sistemai i comandi al manubrio che avevano problemi, risistemai l'impianto elettrico ché le luci non andavano, cambiai olio e filtro e riuscii a finire tutti qualche giorno prima di partire.
Salto tutto, dicendo semplicemente che la mattina del secondo giorno di deserto la moto cominciò a darmi qualche problema, e che poco dopo mezzogiorno dovetti caricarla su un pick-up: mi era entrata sabbia nel carburatore!
In quel momento constatai che l'organizzazione era un disastro, il "servizio recupero moto" era praticamente pagare un botto per farsela portare fuori dal deserto, il giorno dopo due moto furono abbandonate in mezzo alle dune e le recuperammo due giorni dopo (sempre a suon di banconote), i partecipanti erano veramente troppi e troppi tra le moto e tra le auto sicché i tempi di percorrenza erano diversissimi e questo lo avrebbe potuto immaginare anche un bambino sicché vennero anche fuori notevoli screzi.
Dopo la fine della mia avventura in moto il resto dovetti farmelo in auto e per l'ennesima volta sono qui a chiedermi che cazzo di senso abbia andare nel deserto in auto: se apri il finestrino sei inondato si sabbia dalle ruote anteriori, se lo chiudi devi accendere l'aria condizionata perché muori, sei chiuso in una scatola di sardine ma se apri il finestrino per tentare di sentire rumori e odori senti solo puzza di scarico e il vento e la sabbia, quindi lo richiudi e dentro sei in silenzio che guidi e allora accendi la radio, ma allora che differenza c'è con l'andare in uno sterrato dietro casa? Tenendo conto che in moto segui benissimo l'andamento del terreno e puoi girarti (e devi farlo) a destra e a sinistra mentre in auto sei su un pianale che è sempre dritto e metà del tempo davanti non vedi un cazzo e quindi col cazzo che puoi girarti a destra e a sinistra.
Bo: contenti voi.

Eccome come riepilogai la traversata il 4 gennaio 2012 su FB:
Primo giorno una defezione.secondo giorno morta la mia moto. terzo giorno morte due moto. Radiatore di una auto forato.il resto una ecatombe. bir aouine non raggiunta...



Il Bostro-X, lì 10/01/2012



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