Ho deciso di rinunciare all'ostinata impresa di completare i miei Nibelunghi. Ho guidato il mio giovane Sigfrido nella bella solitudine del bosco; l'ho lasciato sotto il tiglio, e con sincere lacrime ho preso commiato da lui. Sta meglio là che altrove.
Lettera a Franz Liszt del 28/06/1857, citato in
Il Mio Wagner di Giuseppe Sinopoli. Wagner aveva lavorato al secondo atto dell'opera e con questa lettera metteva temporaneamente fine al lavoro, ricominciando a lavorarci solo 12 (dodici!) anni dopo. Per fortuna.
Il riposo di Sigfrido sotto al tiglio pare sia il pezzo coincidente con il motivo del Mormorio della Foresta.
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