Si impara a giocare a scacchi masticando buon gioco. Non c'č modo di superare un bravo studente con chissą quale ingegnoso metodo di analisi .
Non ci sono scorciatoie per arrivare alla mossa migliore tramite chissą quale rivoluzionario modo di studiare la posizione. I giocatori forti non seguono protocolli segreti.
Gli scacchi sono un gioco ricco e dovremmo essere contenti che non vi siano a disposizione soluzioni semplicistiche.
C'č tanto buon materiale da studiare e tanti buoni metodi per farlo. Ma state attenti a non saltare le mosse, cercando invece la chiave del successo nelle parole.
La coscienza non č una unitą decisionale, ma piuttosto una specie di commento continuo, un modo di gestire processi informativi che avvengono a livello inconscio.
Trasponendo in ambito scacchistico: non siamo noi a indirizzarci verso una certa mossa, ma quando le mosse, le varianti, le valutazioni e le decisioni affiorano alla coscienza, ci aggiungiamo il ragionamento. Quale poi sia la funzione di questo tipo di coscienza č materiale di speculazione.
Potrebbe avere un ruolo nel come e nel cosa comunichiamo al mondo esterno.
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