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Giulio Cesare Vanini

Amphitheatrum aeternae Providentiae

Se Dio non volesse che nel mondo avessero luogo le peggiori e le più indegne azioni, senza alcun dubbio egli, con un solo cenno, caccerebbe e bandirebbe dai confini del mondo tutte le azioni ignominiose: chi di noi può opporre resistenza alla volontà divina? Come si può pensare che i delitti vengano commessi contro la volontà di Dio, se egli dà agli scellerati, nel momento di commettere un delitto, la forza a ciò necessaria? Ma se l'uomo si perde contro la volontà di Dio, allora Dio è più debole dell'uomo, il quale gli si oppone e ne ha la forza. Se ne deduce che Dio vuole il mondo qual è: se ne volesse uno migliore, lo potrebbe avere.

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Vanini fu condannato dal Parlamento di Tolosa per bestemmia, blasfemia e ateismo. La sua condanna, a Tolosa, e la pena furono appoggiate dal Vaticano con specifiche comunicazioni. Gli fu mozzata la lingua, fu strangolato, infine fu bruciato. Ciò avvenne il 9 febbraio 1619. 
Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio più e più volte per attestare la mia avversione totale, la mia incontestabile ostilità, non al dio in cui non credo (e reputo assolutamente idiota credere) bensì ai suoi rappresentanti in terra. 
La Chiesa di oggi non manda più (sarebbe meglio precisare direttamente) a morte qualcuno, ma i princìpi che difende sono gli stessi di quei tempi. Sono principi di oppressione.
Si fonda, come ogni altra religione, sul NON: non fare/dire/pensare questo o quello se prima non lo diciamo noi.
Arthur Schopenauer in merito disse: Prima di bruciare vivo Vanini, un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio. Si badi che Schopenauer non è che credesse in Dio, e per quello non bestemmiasse, bensì in Dio non credeva ma non bestemmiava per educazione.
Friedrich Hoelderlin gli dedicò una poesia:
Empio osarono dirti e d'anatemi
oppressero il tuo cuore e ti legarono
e alle fiamme ti diedero. O uomo
sacro! perché non discendesti in fiamme
dal cielo, il capo a colpire ai blasfemi
e la tempesta tu non invocasti
che spazzasse le ceneri dei barbari
dalla patria lontano e dalla terra!
Ma pur colei che tu già vivo amasti,
sacra Natura te morente accolse,
del loro agire dimentica i nemici
con te raccolse nell'antica pace.

Citazione inserita il 09/02/2022
Categoria: FILOSOFIA




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