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Howard Phillips Lovecraft

Lettere

Nel Gennaio del 1896 la morte di mia nonna gettò la casa in un’atmosfera cupa, dalla quale non uscii mai più. Le vesti nere di mia madre e delle mie zie mi riuscivano paurose e ripugnanti… Fu allora che la mia vivacità naturale si spense. Cominciai ad avere gli incubi più odiosi, popolati di cose che chiamai “Night Gaunts”, Magri Notturni… Erano cose nere, magre, rugose, con code lunghe e pelose, ali di pipistrello e nessuna traccia di un volto… Non avevano voce e la loro unica forma di vera tortura era l’abitudine di solleticarmi lo stomaco prima di afferrarmi e portarmi via con loro… In sogno mi trascinavano nello spazio a velocità paurosa e mi tormentavano e trafiggevano con i loro detestabili tridenti. Una volta sveglio li disegnavo. La mia unica preoccupazione, ogni sera, era di farmi restare sveglio e respingere i Magri-Notturni.

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

I Magri Notturni non compaiono nelle opere di Lovecraft perché erano un suo reale incubo ricorrente, un incubo che cominciò ad avere da ragazzo e che continuò negli anni e forse proprio per esorcizzare il quale cominciò a scrivere racconto d'orrore. I Magri Notturni hanno una forma complessa, ma il nome mi ha sempre richiamato alla mente il temibile Nyarlathotep perché questi di solito è scuro, si muove di notte o nell'ombra, è magro. Di certo sono una figura inquietante e pensare che quel ragazzo avesse sogni popolati da questi esseri va accapponare la pelle.
Howard Phillips Lovecraft morì a Providence il 15 marzo 1937.
Morì?
Così si dice.
Non è morto ciò che può giacere in eterno, e in strani eoni anche la morte può morire. Cthulhu Fhtagn.

Citazione inserita il 15/03/2018
Categoria: NARRATIVA




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