gio 21/11/2024 | RSS | Menu

David Quammen

Spillover. L'evoluzione delle pandemie

L'argomento del numero di occasioni è cruciale [occasioni di trasmissione e di mutazioni negli RNA-virus]. E' cruciale perché rispecchia il carattere casuale dell'intero processo. Non dobbiamo infatti cedere alla tentazione di idealizzare il fenomeno delle malattie emergenti illudendoci che i patogeni attacchino gli esseri umani per una qualche finalità (c'è chi ha parlato ad esempio di "rivincita delle foreste fluviali"). [...]
Tra le caratteristiche  fondamentali dell'evoluzione (e del suo meccanismo principe, la selezionale naturale, descritto da Darwin e successori) c'è l'assenza di uno scopo. Pensare che tutto si muova con un fine significa cedere a una fallacia pseudoreligiosa, che può avere appeal dal punto di vista emotivo ("la rivincita della foresta") ma è del tutto errata.
Non pensiamo mai nemmeno per un momento che questi virus abbiano una volontà e una strategia o che ce l'abbiano per qualche motivo con noi. Tutto si riduce alle chance di successo. Non sono loro a cercarci; semmai siamo noi a cercare loro.

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Dire che ciò che sta accadendo ad esempio col Covid è la rivincita della natura è uan coglionata perché il Covid non è un'arma che la natura usa per riappropriarsi dei suoi spazi, ma è esso stessa natura come del resto è natura l'essere umano e il suo comportamento, volente o nolente. Non esiste nulla di innaturale. Solo la resurrezione dalla crocifissione è innaturale, e tutte le cretinate religiose.

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Categoria: SCIENZE




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