Eroico BIKER senza frontiere.
Warren D. Allmon
Evoluzione e creazionismo: una breve guida per orientarsi
Se l’evoluzione può essere universalmente accettata dagli scienziati e respinta dalla maggioranza del pubblico, così potrebbe accadere per qualsiasi altra idea scientifica altamente verificata, minacciando la razionalità e l’alfabetizzazione scientifica di base, elementi cruciali per il benessere economico e sociale della civiltà moderna. Viviamo in un mondo sempre più dipendente dalla scienza e della tecnologia: se non siamo in grado di comprendere come funzionino la scienza e la tecnologia, non possiamo prendere decisioni sagge sul loro uso.
COMMENTO ALLA CITAZIONE:
se non siamo in grado di comprendere come funzionino la scienza e la tecnologia, non possiamo prendere decisioni sagge sul loro uso: questa frase è splendidamente cristallina nell'evidenziare il problema principale, e non solo della diatriba tra creazionisti ed evoluzionisti, ma in generale per la maggior parte delle teorie del complotto.
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Interessante, sotto questo aspetto, il commento del sito: La metodologia scientifica permette di produrre una conoscenza affidabile del mondo e la teoria dell’evoluzione moderna è uno dei suoi più grandi successi. Quello che alcuni non riescono a digerire non è il successo della metodologia scientifica in sé, bensì il naturalismo metodologico alla base, che con successo crescente espunge progressivamente fini ultimi e significati assoluti dal mondo naturale. La teoria dell’evoluzione ha racimolato fino ad oggi così tante inimicizie perché con risolutezza è riuscita a rendere esplicativamente superflui i fini ultimi nell’ambito della vita, cioè in quella piccola fortezza nella quale si era ritirata la te(le)ologia naturale del divino, dopo la perdita dei domini dei cieli infiniti iniziata con la rivoluzione scientifica in fisica e astronomia nel XVII secolo.
Ovvero, in soldoni... quello che non si digerisce è che la scienza non da nessuna assicurazione che una volta morti non ci sarà qualcosa di brutto. Tutto qua. E' la paura della morte, sempre e solo quella.
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Interessante, sotto questo aspetto, il commento del sito: La metodologia scientifica permette di produrre una conoscenza affidabile del mondo e la teoria dell’evoluzione moderna è uno dei suoi più grandi successi. Quello che alcuni non riescono a digerire non è il successo della metodologia scientifica in sé, bensì il naturalismo metodologico alla base, che con successo crescente espunge progressivamente fini ultimi e significati assoluti dal mondo naturale. La teoria dell’evoluzione ha racimolato fino ad oggi così tante inimicizie perché con risolutezza è riuscita a rendere esplicativamente superflui i fini ultimi nell’ambito della vita, cioè in quella piccola fortezza nella quale si era ritirata la te(le)ologia naturale del divino, dopo la perdita dei domini dei cieli infiniti iniziata con la rivoluzione scientifica in fisica e astronomia nel XVII secolo.
Ovvero, in soldoni... quello che non si digerisce è che la scienza non da nessuna assicurazione che una volta morti non ci sarà qualcosa di brutto. Tutto qua. E' la paura della morte, sempre e solo quella.
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Categoria: SCIENZE
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