Eroico BIKER senza frontiere.
Robert E. Fulton Jr.
One Man Caravan
D'un tratto vidi in fondo alla gola una luce tremolante: un fuoco! Mi concentrai su quella fiamma cercando di tener duro. Non mi importava di chi fosse quel fuoco e come mai ci fosse gente in quel posto sperduto, se avesse buone o cattive intenzioni. Il terreno era estremamente accidentato, non potevo continuare in moto, perciò mi avvicinai il più possibile, appoggiai la moto a una roccia e proseguii a piedi. [...] finalmente raggiunsi il fuoco, intorno al quale riuscii a scorgere una decina di teste e gli immancabili fucili. I cammelli mi lanciarono un grugnito infastidito mentre solo uno degli uomini si volto verso di me: gli altri fissavano completamente assorti un punto indefinito a innumerevoli miglia da lì. Avvolti in pelli di pecora, spessi indumenti di feltro e stracci, stavano seduti a gambe incrociate, voltando le spalle alla notte. Ero troppo infreddolito per farmi degli scrupoli e così mi infilai tra di loro, allungando le mani intirizzite sul fuoco, poi mi rivolsi sorridendo all'uomo che mi stava guardando.
"Salaam".
"Agh!" mi rispose con un cenno del capo.
[...]
Alcuni risposero con una specie di grugnito, la maggior parte non disse niente ma mi fissò per un minuto o due. Poi uno di loro disse qualcosa al suo vicino, che si alzò e scomparve tra i cammelli. Se non fossi stato così intirizzito, avrei probabilmente avuto paura. Ma in realtà non c'era alcuna tensione nell'aria, solo una sensazione di pace e di silenzio, interrotta dal fischio del vento e dal crepitare della legna. In quei momenti non ci si ferma ad analizzare le cose ma si reagisce in modo istintivo, inconsapevole. Il tizio ritornò e diede qualcosa al vecchio, che me lo porse.
"Tieni" sembrava dire il suo sguardo "mangia e buon appetito". Mi sorrise. Involontariamente, avevo superato la prova. Mi resi conto che mi accettavano come loro ospite, offrendomi la loro protezione.
"Salaam".
"Agh!" mi rispose con un cenno del capo.
[...]
Alcuni risposero con una specie di grugnito, la maggior parte non disse niente ma mi fissò per un minuto o due. Poi uno di loro disse qualcosa al suo vicino, che si alzò e scomparve tra i cammelli. Se non fossi stato così intirizzito, avrei probabilmente avuto paura. Ma in realtà non c'era alcuna tensione nell'aria, solo una sensazione di pace e di silenzio, interrotta dal fischio del vento e dal crepitare della legna. In quei momenti non ci si ferma ad analizzare le cose ma si reagisce in modo istintivo, inconsapevole. Il tizio ritornò e diede qualcosa al vecchio, che me lo porse.
"Tieni" sembrava dire il suo sguardo "mangia e buon appetito". Mi sorrise. Involontariamente, avevo superato la prova. Mi resi conto che mi accettavano come loro ospite, offrendomi la loro protezione.
COMMENTO ALLA CITAZIONE:
E' l'Afghanistan.
Citazione inserita il
Categoria: NARRATIVA
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