Splendido. C'è un po' dell'angosciante tipico di Conrad. Evoca sicuramente ciò che Freud chiama il perturbante, un'angoscia direttamente a contatto con l'inconscio. Differentemente da Conrad, però, quest'angoscio ha delle cause oggettive; in realtà incredibili (resta un po' il dubbio di una grossa allucinazione di Saint Avit causata dalle peregrinazioni nel deserto senza acqua...), ma comunque oggettive. In Conrad non c'è mai, nel reale, nulla che giustifichi quei sentimenti perturbanti. Forse è per questo che lo stesso Ferrieres alla fine gli crede ed anche lui cade vittima dell'incantesimo di Antinea? La malattia oggettivamente giustificabile, anche se in parte, è trasmissibile?