I libri che fanno male. Perché leggi il resoconto reale di un tuo sogno nel cassetto, sogno che sai benissimo che resterà sempre chiuso nel cassetto. Un libro che ho appena cominciato, ma che già mi sta appassionando perché il racconto di un viaggio in moto intorno al mondo è già di per sé splendido, ma Ted Simon riesce a farlo con uno stile narrativo splendido degno di uno scrittore professionista.
Finito. Splendido, splendido e splendido! Il finale riesce a trasmetterti tutto l'amaro, il dolore, il senso di smarrimento che lascia la conclusione di una grande avventura. Nel mio piccolo, ho riprovato lo stesso terribile senso di perdita irreparabile che ho provato tornando dalla Libia. Prima di allora, non ero mai stato un motociclista, avevo la moto - la prima! - da soli 3 anni; e non era mai stato un viaggiatore, ero stato solo a Santo Domingo in villaggio, a Cuba in villaggio, a Londra 10 giorni, e avevo fatto solo un viaggio in moto in Spagna. Facevo fuoristrada da si e no un anno e mezzo, solo con bicilidnrica, e prima non avevo neanche uno scooter, tolto il Giò Califfo di quando ero adolescente. In tutta la mia vita mi ero sempre dedicato agli amici, alle morose, ma soprattutto allo studio, alla lettura, alla musica, e non mi ero mai mosso dal mio piccolo. Complice anche il fatto che i miei genitori mi avevano sempre tenuto a stecchetto e che io, per mia natura, non chiedo mai nulla. Di colpo, con ancora una grande inesperienza alla guida mi ero ritrovato in un viaggio fai-da-te in Libia, con 9 giorni di deserto e circa 1000 km di fuoristrada su circa 5000 km totali casa-casa. Quando tornai era la vigilia di Capodanno, e mi ritrovai di nuovo immerso nella vita di tutti i giorni, con in più una stupida festa da celebrare e mi sentii per molti giorni infinitamente solo...
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